Genova. Davanti a sostenitori, candidati e giornalisti, il candidato del centrodestra alle elezioni comunali, Pietro Piciocchi, ha presentato il suo programma. “Non ancora definitivo”, dice, illustrando le oltre 50 slide e le decine di punti su cui è stata incardinata la sua visione di città.
“Abbiamo un lavoro da completare”, lo slogan del programma, accompagnato da “Le otto scelte di Genova”: “una Genova moderna che cresce; una Genova sicura; una Genova connessa; una Genova che si trasforma; una Genova giovane, una Genova verde, una Genova sempre più aperta e una Genova accogliente”, si legge nel programma per le Comunali.
Alcune delle proposte e delle idee sono già state enunciate, attraverso i social e gli incontri pubblici, nei giorni scorsi. Come i “20mila posti di lavoro” promessi attraverso investimenti e sviluppo, come la volontà di rendere “Genova capitale logistica del Mediterraneo”, o come il “sostegno al commercio di quartiere”.
Ma nel programma tornano temi come la sicurezza – con l’attivazione di “vigili di quartiere in tutte le delegazioni” e “campagne educative sulla legalità” – o progetti di rigenerazione urbana per tutti i nove municipi, alcuni già avviati, altri no.
Nelle scelte prospettate, quelle per una “Genova verde” e per un “Genova giovane”, con politiche ad hoc per innovare i due ambiti, ma attenzione anche alla cultura, con la prospettiva di creare un sistema culturale diffuso e accessibile, e rendere la cultura un’esperienza interattiva e partecipativa.
Nel programma di Pietro Piciocchi, sono inserite a caratteri cubitali alcune delle infrastrutture che il vicesindaco reggente ha da tempo indicato come necessarie allo sviluppo di Genova e al miglioramento della vivibilità: Skymetro e Gronda di Ponente, non mancano.
Nelle slide non si trova, invece, un’altra grande opera molto discussa: la funivia del Lagaccio. Durante la conferenza stampa, dallo staff, è stato spiegato che l’assenza del progetto dal programma era una “svista”, poi è stato Piciocchi a chiarire che “la funivia non è nel programma perché è un progetto in fieri e perché vogliamo portarlo avanti insieme al masterplan per il Lagaccio”.
Un altro “giallo” relativo al programma è la presenza, nelle slide, nella pagina dedicata alle “donne” di una frase monca che lascia intendere la possibilità di un contributo, di un bonus, commisurato all’Isee, per le donne che scelgano, anche solo per un periodo, di dedicarsi solo alla famiglia.
Alla richiesta di chiarimenti su quel punto, dalla coalizione fanno sapere che il “bonus madri non lavoratrici” è ancora allo studio, non è ancora confermato. L’impressione è che non tutte le forze della coalizione siano convinti della misura, sulla quale, di contro, Piciocchi sarebbe molto fermo. La questione, in sostanza, ha creato qualche imbarazzo durante la conferenza stampa.
Tra le proposte spot, anche in tema di servizi sociali: “Aumento e potenziamento dell’assistenza domiciliare, anche attraverso l’istituzione dell’assistente di comunità sociale e dell’infermiere di comunità” e “allargamento dell’esperienza del Maggiordomo di quartiere in tutte le zone”.
E poi “Tarie agevolate in base ad Isee per accesso ad asili e servizi”, “gratuità dei mezzi pubblici per i più giovani” e “realizzazione di nuovi asili nido e azzeramento delle liste d’attesa”.