Genova. “Il Comune di Genova ha comunicato che il nuovo consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Carlo Felice, nella sua prima riunione, ha recepito l’indicazione del ministero della Cultura per la nomina del nuovo sovrintendente, Michele Galli. Ma non dovrebbe essere il contrario?”
Così il capogruppo M5S in commissione cultura al Senato Luca Pirondini sulla nomina di Michele Galli come nuovo sovrintendente del Teatro Carlo Felice.
“Non è compito del consiglio di indirizzo − sottolinea Pirondini − proporre al ministero il nome del sovrintendente, e non viceversa? L’articolo 10 dello statuto della Fondazione sembra essere molto chiaro: è il consiglio di indirizzo a dover formulare la proposta al ministro della Cultura. Non il contrario. La trasparenza nei processi decisionali delle istituzioni culturali è fondamentale, soprattutto quando si tratta della guida di una Fondazione lirica di prestigio internazionale. Per questo chiediamo che Alessandro Giuli chiarisca pubblicamente come si è arrivati a questa nomina e se siano state rispettate le procedure previste dallo statuto”.
La replica di Piciocchi
“In merito alle dichiarazioni odierne del senatore Luca Pirondini, ricordo che in base alla legge e allo Statuto della Fondazione Teatro Carlo Felice la nomina del Sovrintendente avviene in esito a un procedimento complesso che presuppone la condivisione tra il Consiglio di Indirizzo e il Ministro della Cultura a cui tale nomina spetta per competenza. Il Consiglio di Indirizzo, nella seduta di ieri, ha esaminato, in piena autonomia, una serie di profili nel contesto di un doveroso dialogo intercorso con il Ministero, come sempre avvenuto. Ed è perfettamente normale che ciò avvenga nel rispetto del principio di leale collaborazione tra istituzioni e delle prerogative di tutti i soggetti coinvolti nel procedimento di nomina. Invito il senatore Pirondini a mantenere un atteggiamento istituzionale e a rispettare le decisioni dell’organo di indirizzo e del ministro, evitando ingerenze e strumentalizzazioni del tutto fuori luogo”. Lo dichiara il vicesindaco reggente e candidato sindaco di Genova Pietro Piciocchi.