La vertenza

Metalmeccanici ancora in sciopero. I sindacati: “Occuperemo simbolicamente le fabbriche”

I lavoratori incroceranno le braccia il prossimo 23 aprile con presidi davanti ai cancelli di tutti i grandi impianti industriali di Genova per chiedere un nuovo contratto di lavoro

sciopero metalmeccanici 28 marzo

Genova. “Di fronte all’arroganza di Federmeccanica e Assistal che impediscono, ormai da mesi, il tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale di oltre un milione e mezzo di Metalmeccanici, sono state proclamate altre 8 ore di sciopero a livello nazionale che sul territorio genovese si concentreranno nella giornata del 23 aprile, per cui in tutti gli stabilimenti genovesi si organizzeranno presidi ai cancelli”.

Con queste parole e con questa determinazione i segretari Generali di Fim Fiom Uilm Genova e Liguria hanno annunciato un nuovo passaggio del braccio di ferro in corso da mesi sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro. Uno sciopero che arrivare dopo le 24 ore già effettuate tra dicembre 2024 e marzo 2025.

“Oggi è tutto fermo, il contratto è scaduto, il tavolo di fatto è bloccato – ha sottolineato Stefano Bonazzi Fiom Cgil Genova – oggi non c’è un tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale e siamo di fronte ad un’avvertenza che è tra le più pesanti degli ultimi 30 anni. Il prossimo 23 di aprile torneremo a scioperare, occuperemo simbolicamente le fabbriche genovesi. Con presidio davanti a tutte le grandi impianti. La battaglia per il salario è centrale in questa fase e il contratto nazionale dei metalmeccanici è centrale in questa lotta”.

metalmeccanici sciopero

“Noi chiediamo rispetto per i lavoratrici e i lavoratori – aggiunge Christian Venzano Fim Cisl Liguria – Federmeccanica e Assistal hanno avuto un comportamento inaccettabile, unilateralmente vogliono cambiare le regole, questo è inaccettabile e quindi ci opereremo per l’ennesima volta perché vogliamo la riapertura del nostro tavolo. Questo è il quarto sciopero che noi facciamo, siamo andati in Confindustria a protestare, siamo andati dal prefetto proprio per denunciare questo comportamento molto pericoloso che sta comunque facendo alzare la temperatura e non rispetta chi tutti i giorni fa il bene dell’azienda e della nostra nazione. Quindi di conseguenza noi andremo avanti, quindi finché non si riapre il tavolo si sciopera”.

“C’è stata presentata una contropiattaforma che nello scenario industriale italiano, anche nei tempi più brutti, è una cosa che non è mai stato fatta – commenta il coordinatore regionale Uilm Uil Antonio Apa – Queste sono le questioni vere sulle quali oggi abbiamo individuato questo sciopero generale per il quale abbiamo chiamato tutti i lavoratori a presidiare davanti ai cancelli per dare una dimostrazione di forza. Poi a Genova abbiamo anche un’altra questione: abbiamo dei grandi gruppi, come Ansaldo Energia, Leonardo, Hitachi, e potrebbero loro consorziarsi per dare una spallata a Federmeccanica per riaprire il tavolo di trattativa, facendo sentire la propria voce contro le piccole e medie imprese che non vogliono riaprire il negoziato”.

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