Piano di tutela

Liste d’attesa, dal 14 aprile scattano le chiamate ai cittadini: allarme sovraccarico call center

L'assessore Nicolò conferma il rischio che il sistema vada sotto stress, ma assicura: "Partiremo morbidi, per alcune visite specialistiche, e poi aumenteremo via via il personale dedicato"

computer ospedale medico

Genova. A una settimana dall’entrata in vigore del nuovo piano messo a punto dalla Regione Liguria per ridurre le liste d’attesa, le direzioni generali delle Asl liguri insieme con Liguria Digitale si stanno attivando per gestire le migliaia di chiamate che dovranno partire per i pazienti che non sono riusciti a ottenere una prestazione nei tempi dettati dalla priorità. Un passaggio complesso, che comporterà necessariamente un sovraccarico dei call center, come ha confermato l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò.

Il piano di tutela per le liste d’attesa

Un passo indietro: il piano della Regione, il cosiddetto “percorso di tutela”, prevede che chi ha una richiesta con priorità B, D o P, e cioè prestazioni da evadere rispettivamente entro 10, 30, 60 o 180 giorni, e non riesce a fissare un appuntamento consono tramite Cup, possa essere preso in carico dalla Asl o dagli ospedali per trovare una risposta nei tempi. Oltre a proporre visite in ospedale e in intramoenia sarà possibile coinvolgere ambulatori privati convenzionati al costo del ticket, se previsto. Questo comporterà contattare quotidianamente centinaia di persone – i sindacati stimano possano essere tra le 200 e le 400 – ma senza risorse aggiuntive, sfruttando cioè i canali già disponibili. Inevitabile quindi un pesante aggravio per il personale sanitario, già sotto stress.

“Dal 14 aprile attiveremo in modo proattivo il percorso di tutela, quindi i cittadini che non troveranno posto nei tempi previsti dalla classe di priorità potranno chiedere di essere inseriti in questo percorso in modo tale da essere contattati – conferma Nicolò – E qui nasce il problema, perché chiaramente i cittadini saranno in un numero abbastanza rilevante e bisognerà decidere chi, come, e quando chiamarli. Per questo abbiamo deciso di iniziare in una modalità un po’ più morbida”.

Partenza graduale

Per le prime due settimane, spiega ancora Nicolò, il percorso di tutela riguarderà alcune visite specialistiche che registrano maggiore attesa: “Saranno differenti a seconda delle diverse aree di interesse, metropolitano, ponente o levante. Prevediamo che questo avrà certamente un sovraccarico sui call center, ma non così significativo. Poi col tempo ci saranno anche le altre visite, ma parallelamente ci sarà anche un aumento del numero delle persone che potranno rispondere ai call center, fare le telefonate e tutto il resto. Certamente sarà un momento importante in cui il sistema verrà un po’ stressato, ma d’altra parte dovevamo fare così”.

Il nuovo protocollo con Agenas

La Regione Liguria, intanto, ha approvato in giunta l’accordo con l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) per il “Progetto di interoperabilità dei sistemi CUP regionali con la Piattaforma nazionale liste di attesa”.

Il progetto prevede la sperimentazione, della durata di un anno, di una nuova interoperabilità della piattaforma nazionale liste di attesa con i sistemi di prenotazione regionali e di gestione delle agende, che favorisca l’acquisizione in tempo reale dei dati raccolti a supporto del sistema nazionale di monitoraggio e governo dei tempi di attesa e della pubblicazione trasparente delle informazioni verso i cittadini, e la sperimentazione sui propri sistemi CUP degli standard di interoperabilità definiti da Agenas ed approvati con decreto del Ministro della Salute nel rispetto di quanto previsto dal d.l. 73/2024.

“Lo scopo – spiega l’assessore ​regionale alla Sanità – è quello di collaborare con l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali per progetti in materia di tematiche relative a qualità, accesso ed efficienza dei servizi sanitari di diretto interesse per il cittadino, sanità digitale e supporto all’attività di programmazione dei fabbisogni dei fattori produttivi”​.

Più informazioni
leggi anche
asl3 casa comunità struppa sanità
Novità
Sanità, dal 14 aprile rivoluzione in Liguria: visite ed esami anche dai privati al costo del ticket
bucci liste attesa
Traguardi
Sanità, Bucci: “Entro marzo dimostreremo un miglioramento effettivo sulle liste d’attesa”
Risonanza magnetica
Sanità
Liste d’attesa, la Liguria investe altri 10 milioni: nuove risorse ai privati per la diagnostica

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.