Il commento

Funivia del Lagaccio, opposizione all’attacco: “Dal Comune ora un ‘ni’: presa in giro per il quartiere”

Il commento di Stefano Giordano (M5s) e Francesca Coppola, Avs: "L'appuntamento con le urne si avvicina, i sondaggi non sorridono e la destra corre ai ripari?"

Funivia forte Begato, i rendering dei comitati
Foto d'archivio

Genova. “Ennesima giravolta della destra comunale: il facente funzione Piciocchi ha convenientemente cambiato linea sulla Funivia del Lagaccio. La dichiarazione “prima gli interventi richiesti dal quartiere” è una plateale presa in giro: da anni diciamo alla Giunta comunale che il Lagaccio ha criticità ben più pressanti da affrontare e risolvere. Problemi di viabilità e servizi che un’infrastruttura pensata per passare sopra le loro teste con piloni in mezzo alle loro case certamente non risolve”.

Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S, già portavoce del Municipio I Centro Est, Stefano Giordano.

“Oggi, a Piciocchi, diciamo che ancora non ci siamo: prendere tempo non trasformerà un’idea sciagurata in un’idea giusta. Anzi, e la destra se ne faccia una ragione: anche il Lagaccio alzerà la testa e ribadirà con noi il suo NO a voi e alla vostra Funivia. Noi che, insieme alle opposizioni comunali, abbiamo ripetutamente portato la questione sia in Consiglio, sia nelle Commissioni urgenti richieste per dare voce ai cittadini e alle associazioni. Quei cittadini che Bucci e Piciocchi hanno scelto di ignorare. Fino a oggi: l’appuntamento con le urne si avvicina, i sondaggi non sorridono e la destra corre ai ripari?”.

Rincara la dose Francesca Coppola, consigliera municipale del Centro Est e candidata consigliera alle elezioni comunali di Genova con AVS, che critica il dietrofront del centrodestra sul progetto della funivia al Lagaccio. “Il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, che oggi dichiara di voler ascoltare il territorio e mettere ‘prima gli interventi richiesti dal quartiere’, si è presentato una sola volta al Lagaccio, evitando sistematicamente un dialogo reale con i cittadini, incontro molto partecipato in cui il quartiere ha gridato No alla Funivia. È falso e vergognoso affermare oggi che il percorso partecipativo fosse legato alla Funivia: fu detto chiaramente che quella partecipazione non aveva nulla a che fare con il progetto. Ora, invece, si tenta di rilegittimare un’opera imposta parlando di incontri e progettazione condivisa, quando i fatti raccontano un’altra storia”.

“Nel progetto propinato si parla dell’allargamento di via del Lagaccio, ma proprio in quel punto è previsto il secondo pilone della Funivia, che renderebbe impossibile ogni reale trasformazione urbana. Un masterplan tagliato ad arte, guarda caso, prima dell’area più controversa. Ci chiediamo con quale coraggio si possa parlare di riqualificazione quando non ci sono nemmeno i fondi per farla. Continuare a legare la Funivia a una presunta rigenerazione del quartiere è una manovra elettorale che strumentalizza le reali esigenze del territorio. I cittadini del Lagaccio meritano ascolto, trasparenza e coerenza, non promesse vuote e versioni che cambiano a seconda della convenienza politica”, conclude Coppola.

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