Centrosinistra

Esselunga Sestri Ponente, Patrone (Pd): “Il Comune può fermare l’iter ma decide di non farlo”

"L'inerzia del Comune successiva al 2018 è frutto di una scelta discrezionale e ha favorito l'insediamento di una grande superficie di vendita"

Esselunga Sestri Ponente

Genova. “Leggiamo con stupore le dichiarazioni del sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, per cui l’insediamento del nuovo supermercato Esselunga a Sestri Ponente nascerebbe dalla doverosa esecuzione di una sentenza del Consiglio di Stato. Non è così. Piciocchi lo sa bene, le sue competenze professionali di avvocato amministrativista dovrebbero consentirgli di spiegare ai cittadini genovesi che il Comune di Genova in questi ultimi sette anni ha svolto un ruolo determinante per consentire l’insediamento di Esselunga a Sestri Ponente, che altrimenti non sarebbe stato permesso”.

E’ quanto sostiene il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Davide Patrone, che in una nota commenta la posizione confermata dal vicesindaco reggente Piciocchi. “Non ci sono i presupposti per stoppare la conferenza dei servizi – ha spiegato – farlo ci esporrebbe a un rischio di danno erariale e al pagamento di penali”. Il tema è quello dell’istanza presentata formalmente da Confcommercio contro il progetto di un nuovo supermercato Esselunga a Sestri Ponente.

“La sentenze del TAR Liguria nel 2016 e del Consiglio di Stato nel 2018 hanno rimosso il vincolo inserito nel Piano Urbanistico Comunale dalle giunte Vincenzi e Doria che limitava le funzioni commerciali ai soli negozi di vicinato, ma non hanno eliminato le potestà pianificatorie del Comune – continua Patrone – in altri termini, dopo il 2018 il Comune avrebbe potuto, anzi avrebbe dovuto a tutela dell’interessa pubblico, adottare nuove norme di pianificazione sull’area di Sestri Ponente che tuttora prevede la funzione commerciale quale attività complementare e non principale. L’inerzia del Comune successiva al 2018 è frutto di una scelta discrezionale e ha favorito l’insediamento di una grande superficie di vendita”.

“Ma non è tutto, a febbraio 2020 gli uffici comunali informavano Esselunga che per insediare il supermercato era necessario completare la messa in sicurezza idraulica del torrente Chiaravagna, per cui il Comune aveva esaurito le risorse, mancando circa 3,7 milioni di euro. Nei mesi successivi, in parte con stanziamenti del Commissario Bucci, in parte con risorse di Aster, il Comune ha trovato i fondi per completare gli interventi idraulici e rimuovere gli ostacoli all’insediamento del supermercato. Non conosciamo le ragioni di questa diligenza. Ci auguriamo non derivi da quanto abbiamo letto sui giornali a partire dal 7 maggio scorso”, attacca.

“Piciocchi non si nasconda dietro alle sentenze, a Sestri Ponente aprirà un nuovo supermercato Esselunga per una precisa scelta politica della giunta di centrodestra, che prima ha evitato di adottare limiti pianificatori, poi ha reperito risorse pubbliche per completare le opere idrauliche, infine ha adottato un piano di commercio che esclude l’area Esselunga dalla zona di tutela”, conclude Patrone.

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