Genova. “Sparate da campagna elettorale che lasciano il tempo che trovano”. Così Silvia Salis commenta le recenti dichiarazioni del candidato sindaco per il centrodestra, Pietro Piciocchi, che ha promesso “20.000 nuovi posti di lavoro, stabili e qualificati”
Piciocchi ha risposto al tema del salario minimo sollevato più volte dall’avversaria, ma anche agli scenari economici commentati anche dalla Cgil: “Nel 2024, rispetto all’anno precedente, Genova ha perso 3.156 assunzioni, pari a calo del 2,7% rispetto all’anno precedente – aveva detto qualche giorno fa il segretario della Camera del lavoro di Genova Igor Magni – e spesso a farne le spese sono i giovani”.
Alla presentazione dei nove candidati a presidente di municipio della coalizione di centrosinistra, nel point di via Carducci, Salis ha replicato: “Intanto 20.000 posti di lavoro sono la metà di quelli che ha promesso Bucci nel 2022, si stanno ridimensionando, non oso immaginare quanti saranno tra un mese – ironizza Salis – sono proposte che lasciano il tempo che trovano, soprattutto se in due anni e mezzo, da Bucci 2022 a Piciocchi 2025, si contano 20.000 posti di meno. Credo siano sparate da campagna elettorale, la gente è molto stufa di sentire affrontati i problemi in questo modo. I numeri parlano chiaro, e il dato più preoccupante è che solo il 6% degli under 29 ha avuto un contratto a tempo indeterminato quest’anno. Ci deve fare riflettere profondamente su quale tipo di lavoro stiamo proponendo in questa città e su quanto impatti sull’esodo verso altre città da parte dei giovani”.
Una stoccata a Piciocchi, che oltre a promettere i nuovi posti di lavoro ha sostenuto che ““in questi anni a Genova l’occupazione è cresciuta più che altrove. I dati ci dicono che è cresciuta l’attrattività della città e che sono aumentati i posti di lavoro, le nostre scelte hanno prodotto occupazione, siamo pronti a continuare un lavoro di matching con le aziende, per ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro”.
Per Salis invece il rilancio dell’economia e del lavoro passa prima di tutto dal lavoro di qualità: “Tanto per fare un esempio, noi siamo un’eccellenza mondiale nella nautica e nel navale, e questo è un settore che esprime lavoro di qualità. Pensiamo agli operai specializzati, al reddito di un tappezziere, di un falegname, di un saldatore. Dobbiamo essere il polo nazionale e internazionale di riferimento di lavori di qualità, a partire dalla nautica e dal navale, che ci caratterizzano e ci fanno essere nell’élite mondiale”.