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Skymetro, a Molassana sala piena per il “sì” ma la gara non potrà partire prima delle elezioni

Il fronte dei favorevoli si mobilita: "Il centrosinistra vuole che restiamo periferia, non possiamo permetterlo". Piciocchi vola a Roma per l'ultimo via libera, ma la palla passa alla prossima giunta

si skymetro

Genova. Le elezioni comunali in primavera saranno un bivio decisivo per il progetto dello Skymetro, la linea di metropolitana sopraelevata in Valbisagno. A dimostrarlo è l’incontro organizzato dal comitato per il sì alla presenza del vicesindaco reggente e candidato Pietro Piciocchi insieme ad assessori, tecnici e consiglieri di centrodestra, con la sala consiliare del Municipio Media Valbisagno – nel cuore di Molassana – piena di cittadini favorevoli all’opera. Ma anche la tabella di marcia che Tursi dovrà seguire nelle prossime settimane, col passaggio obbligato della delibera sugli espropri in consiglio comunale e di conseguenza l’impossibilità di partire con la gara prima del voto, traguardo che invece era stato dichiarato tra gli obiettivi della giunta.

Non riusciremo a pubblicare il bando prima delle elezioni – ammette Piciocchi – ma puntiamo comunque a ottenere il via libera del Consiglio superiore dei lavori pubblici entro quella data. Siamo in attesa del parere, abbiamo contatti quotidiani e la prossima settimana andrò a Roma: sono fiducioso che siamo a buon punto. Dobbiamo firmare il contratto entro il 31 dicembre 2025, altrimenti perdiamo i soldi. Se qualcuno viene a raccontare che si andrà a rinegoziare col ministero – prosegue riferendosi all’avversaria Silvia Salis – dice una cosa non vera. Il decreto è molto chiaro, se quei soldi non vengono spesi per la Valbisagno vanno altrove. Rimandare per l’ennesima volta la soluzione del problema significa dire che non si risolverà mai”.

piciocchi si skymetro

“Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha nominato un’apposita commissione che sta lavorando per esaminare 700 elaborati – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Ferdinando De Fornari -. Abbiamo riavviato la conferenza dei servizi, il procedimento parallelo per la valutazione d’impatto ambientale in Regione Liguria, le valutazioni della Soprintendenza e l’autorizzazione idraulica. Dopo l’approvazione la pratica andrà in consiglio comunale, anche ai fini del riconoscimento dell’indifferibilità e urgenza dell’opera“.

Ma l’ultima seduta in programma è quella di martedì prossimo, perciò a occuparsene saranno comunque i prossimi eletti. “In parallelo – continua l’assessore – inizierà la verifica del progetto definitivo che sarà svolta da un progetto terzo e da lì verrà avviata una gara che sarà di livello europeo. L’obiettivo è andare a gara con tutto il tratto Brignole-Molassana, non solo il primo lotto fino a Ponte Carrega, subordinando l’aggiudicazione e l’avvio del secondo lotto al reperimento dei finanziamenti necessari”.

Il Piao (piano integrato di attività e organizzazione) del Comune dà per scontata la proroga del termine per firmare l’obbligazione giuridica vincolante dal 30 giugno al 31 dicembre 2025. “Il decreto è già uscito”, riferisce Piciocchi che poi si lancia in una promessa per il post elezioni: “Stiamo lavorando in parallelo su tutto. Per rispettare quel termine dovremo bandire la gara entro i primi 60 giorni del prossimo ciclo“.

All’incontro, convocato dal comitato Sì Skymetro, promosso da Claudio Regazzoni e presieduto dal consigliere comunale di Forza Italia Paolo Aimé, era presente anche l’ingegnere Natale Lanza, membro del team di progettisti dello Skymetro, che ha chiarito alcuni punti dell’ultima versione (nome in codice P4) tra i più contestati. A partire dai treni accorciati per poter ridurre le dimensioni delle stazioni: “Ogni convoglio potrà portare 210 persone, con una frequenza prevista di 4 minuti significa 6.300 persone all’ora, un numero assolutamente adeguato alle necessità trasportistiche della Valbisagno“.

Perché non si può fare a meno di abbattere il Firpo? “Passando vicino allo stadio avremmo dovuto chiuderlo per un anno e mezzo e tagliare le travi che fissano l’argine del Bisagno al terreno – prosegue l’ingegnere -. Invece, costruendo le pile vicino al Firpo, avremmo creato un’interferenza con le fondazioni di una scuola prefabbricata che non è antisismica“. Lanza ha spiegato che il parcheggio di interscambio in sponda sinistra a Molassana, ridotto a 65 posti di capienza, potrà essere ampliato con la costruzione di quattro piani sopraelevati quando arriveranno ulteriori finanziamenti”.

Generico aprile 2025

Lo Skymetro sarà una vera infrastruttura sociale perché è sempre più un’opera di rigenerazione urbana“, sottolinea Piciocchi. Le tavole mostrate dall’assessore De Fornari insistono sul riassetto complessivo di Marassi dopo la demolizione dell’istituto Firpo-Buonarroti (da ricollocare in piazza Giusti) e la dismissione del carcere (che il Comune vuole ricostruire in area ex Colisa sotto Coronata). Si parla di nuove funzioni pubbliche come scuole, laboratori, palestre, campi sportivi, verde attrezzato, eliminazione del parcheggio esistente sulla piastra (da riconvertire a spazio verde di fronte allo stadio Ferraris riqualificato) e costruzione di un parcheggio multipiano nelle vicinanze.

Non possiamo permettere che non si faccia lo Skymetro“, si accalora Aimé, storico esponente del centrodestra in Valbisagno che negli ultimi tre anni ha condotto in prima linea a Tursi la battaglia per l’opera. “Questi – alza la voce il presidente del Municipio Maurizio Uremassi chiamando in causa il centrosinistra – ci vogliono costringere ad essere una vallata di periferia. Noi dobbiamo dire no, vogliamo portare qui le facoltà universitarie, pensate a cosa vorrebbe dire per il territorio e per gli immobili”. Gli fa eco il collega della Bassa Valbisagno Angelo Guidi: “Qualcuno (cioè Silvia Salis, ndr) vuole bloccare l’opera per tenere insieme una coalizione in cui chi non vuole le infrastrutture grida per avere ragione“.

Ma ad oggi, oltre a tutte le autorizzazioni necessarie, mancano pure i soldi per arrivare fino a Molassana. “Il Comune di Genova ha in dote 398 milioni di euro, una parte li stiamo utilizzando per la progettazione – ricorda De Fornari -. In ogni opera pubblica il codice degli appalti stabilisce che nel momento della gara si usino i prezzari dell’anno corrente, quei fondi li abbiamo ottenuti coi prezzi del 2021. L’aumento non è dovuto a ripensamenti, errori o bocciature, ma a questa variazione pari a circa il 34%”. L’obiettivo, sottolinea l’amministrazione, non è neanche fermarsi a Molassana ma “andare ben oltre”, cioè a Prato, punto d’arrivo auspicato dai sindaci dell’entroterra, come quello di Rovegno che ha recapitato una lettera letta nella sala consiliare del Municipio: “Per noi è un’opera fondamentale”.

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L’assemblea organizzata dal comitato Sì Skymetro è finita nel mirino del consigliere comunale della Lista RossoVerde Filippo Bruzzone che ha scritto al Corecom per chiedere “se l’iniziativa promossa sia conforme alle normative in vigore relative ai comizi elettorali, svolgendosi in una sede istituzionale, alla presenza di candidati alle elezioni amministrative”. La tesi è che l’incontro sia in violazione della normativa sulla par condicio a un mese e mezzo dal voto. “La sala è stata regolarmente affittata dal comitato, come può fare qualsiasi altra associazione”, la replica del presidente del Municipio Uremassi.

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