Genova. Giudizio di parifica del bilancio regionale sospeso e atti trasmessi alla Corte costituzionale per il finanziamento di 20 milioni erogato dalla Regione Liguria ad Arpal e presi dal Fondo sanitario nazionale.
Questo è quanto deciso dalle sezioni riunite della Corte dei conti che hanno accolto il ricorso presentato dal procuratore regionale Roberto Leoni. Come riporta l’Ansa, il procuratore aveva sollevato il caso in occasione della parifica del rendiconto regionale 2023 contestando l’utilizzo del fondo sanitario regionale per finanziare Arpal con 20 milioni. Un finanziamento che avviene ogni anno in base a una legge del 2006, varata quando a governare era Claudio Burlando.
La cifra, aveva scritto nel ricorso il procuratore Leoni, “pari a circa due terzi del valore della produzione, per l’indistinzione che connota la norma attributiva farebbe emergere un’ingiustificabile sovradimensionamento del trasferimento, con alterazione dei saldi finali”. Ma, cosa più importante secondo la procura contabile, quei soldi non hanno nulla a che fare con i livelli essenziali di assistenza che il sistema sanitario è tenuto a versare a tutti i cittadini. Anzi, si tratta di risorse importanti “in un contesto regionale nel quale i ritardi e le disfunzioni nell’erogazione delle prestazioni sono considerevoli”.
La sezione di controllo non aveva accolto le richieste del procuratore Leoni, motivando che “il bilancio di Arpal si regge anche su altre voci, e non soltanto su quei 20 milioni”. E così la procura contabile ha deciso di fare appello alle Sezioni Riunite che hanno ritenuto la questione “rilevante e non manifestamente infondata”.