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Autorità portuale, il ministero indica il nuovo presidente: è l’avvocato Matteo Paroli

Inviata ufficialmente a Bucci la lettera d'intesa non vincolante con la proposta di nomina

matteo paroli

Genova. Salvo sorprese sarà Matteo Paroli il nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come ha anticipato oggi il viceministro Edoardo Rixi a Pra’, ha trasmesso ufficialmente al presidente Marco Bucci la lettera d’intesa non vincolante con la proposta di nomina.

L’invio della lettera, firmata dal ministro Matteo Salvini, apre formalmente la fase conclusiva dell’iter di nomina, che prevede ora il parere da parte della Regione Liguria e il passaggio in Parlamento.

L’avvocato Matteo Paroli, segretario generale del’Adsp del Mar Tirreno settentrionale, porta con sé una lunga esperienza nel settore marittimo e portuale.

La sua carriera è segnata da competenze consolidate nella gestione logistica e nello sviluppo delle infrastrutture portuali, elementi che lo rendono una figura di alto profilo per guidare il sistema portuale ligure.

“Attendiamo che il presidente Bucci dia il suo parere anche se non vincolante – commenta Roberto Gulli, segretario generale Uiltrasporti Liguria – per avviare un iter veloce quanto necessario per avere una nuova guida che abbia un orizzonte a lungo termine nei porti di Genova e Savona. Auspichiamo che il nuovo presidente possa mettere mano al più presto al lavoro negli scali in un ottica di rilancio del lavoro e di tutela delle professionalità dei lavoratori del porto”.

Cautela e qualche punzecchiatura dal gruppo consiliare del Pd in Regione: “Ci son voluti 18 mesi a Rixi per decretare che a Genova e in Liguria non c’era una personalità capace di fare il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e doverlo andare a cercare a Livorno. Le sfida da affrontare sono molteplici, in primis, il nuovo piano regolatore portuale; la diga; i nodi infrastrutturali da risolvere; lo spostamento dei depositi chimici; l’interconnessione con le aree retro-portuali e logistiche del Nord Italia. Sicuramente l’avvocato Matteo Paroli potrà partire da quanto contenuto nella relazione scritta dagli ispettori mandati dal Ministero che, nonostante venga dichiarata pubblica è irreperibile e inconsultabile; allo stesso tempo auspichiamo che visto che non c’è stata alcuna fretta per proporre il Presidente, lasciando commissariato per 18 mesi il più importante posto italiano, adesso la destra non tenti una corsa contro il tempo per nominare il rappresentante del Comune di Genova nel comitato di gestione prima delle elezioni. Passate le elezioni e concluso l’iter di nomina valuteremo il futuro Presidente da come affronterà le questioni sul tappeto e dal grado di discontinuità con la gestione Toti-Bucci-Signorini”.

Al Pd replica il viceministro Edoardo Rixi: “Il Pd dovrebbe fare pace con se stesso: da mesi ci chiede a gran voce la nomina del presidente dell’Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale, e adesso che la nomina è stata fatta, non va comunque bene. Un atteggiamento incoerente che dimostra come il Pd sia scontento per partito preso. Forse brucia il fatto che, per una volta, non abbiano potuto occupare loro una poltrona, come da loro consolidata tradizione. Per noi il porto di Genova non è in vendita, né sarà mai ostaggio di logiche politiche”.

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