Da definire

Accordo Italia Turchia sui droni e Piaggio Aerospace, Venzano (Cisl): “La produzione resti in Liguria”

Meloni e Erdogan "benedicono" l'intesa tra Leonardo e Baykar Technologies per la produzione di velivoli senza pilota, divenuti protagonisti nei conflitti di oggi

drone Akinci

Genova. Italia e Turchia hanno rinnovato la loro intesa economica e industriale. A confermarlo la dose di “entusiasmo” del governo italiano che in queste ore sta rilanciando il successo dell’operazione che prevede un incremento di 40 miliardi di scambi commerciali.

Tra i diversi accordi siglati, uno riguarda da vicino anche la Liguria. Ieri, infatti, nel summit tra presidente Meloni e il presidente Erdogan è stato rinnovato il memorandum d’intesa tra Leonardo e Baykar Technologies, firmato lo scorso marzo nel settore dell’industria della difesa. Un accordo che, come è noto, prevede l’acquisizione di Piaggio AeroSpace da parte degli stessi turchi, finalizzata alla produzione di droni militari, vecchi e nuovi.

Il nodo rimane però il “dove”: “Adesso si parla di una nuova sede diversa dagli stabilimenti liguri di Piaggio AeroSpace rispetto alla produzione del drone Akinci mentre tutto era già definito nel piano industriale presentato in sede governativa dall’Ad di Baykar e che ha portato alla firma degli accordi successivi per l’acquisizione di Piaggio – ha commentato Christian Venzano, segretrio Fim Cisl Liguria – Riteniamo pertanto importante lo sviluppo della collaborazione tra i due paesi e quello con Leonardo ma i termini delle attività da sviluppare sul nostro territorio sono chiare, Piaggio AeroSpace è una realtà storica e strategica per il paese che vede in tale acquisizione il suo rilancio atteso da troppi anni”. A rischio, infatti, un know-how strategico per il paese e una risorsa per l’occupazione della Liguria.

 

Foto: Un modello del drone Akinci preso dalla pagina di Baykar Technologies

 

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.