Entroterra

Trenino di Casella, Sanna (Pd): “Già sei mesi di chiusura, servono tempi certi non prese in giro”

A settembre 2024 lo stop per lavori che sarebbero dovuti durare tre settimane. Il consigliere regionale: "A farne le spese i pendolari e le aziende del territorio". E a breve ci sarà la chiusura del casello autostradale di Casella

Trenino di Casella

Genova. Potrebbe essere un fiore all’occhiello per il turismo ed è, comunque, un servizio di trasporto utilizzato anche dai pendolari tra l’entroterra di Genova e il centro città eppure vive da sempre alterne vicende. Parliamo della linea del trenino storico Genova Casella, gestito da Amt, rinnovata qualche anno fa ma disattiva ormai da mesi per lavori.

Ad alzare la voce sul tema e a chiedere alla Regione e ad Amt un cronoprogramma sulle manutenzioni e una data di ripresa del servizio è il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Armando Sanna, ex sindaco di Sant’Olcese, uno dei territori attraversati dalla linea del trenino di Casella.

“Le promesse intorno alla ferrovia Genova Casella hanno assunto i contorni di una favola grottesca – dice Sanna – sono anni che combattiamo insieme ai territori interessati per la risoluzione delle problematiche, la valorizzazione di un’infrastruttura storica e tempi certi su lavori e riaperture durature dell’intera tratta”.

“Assistiamo invece all’ennesima promessa mancata, con tempistiche tradite e incertezze sul futuro – fa notare – a settembre 2024 dovevano essere tre settimane di chiusura, che sono diventati a oggi sei mesi e pare che non si parli di riaprire la tratta prima di maggio. Come sempre a farne le spese sono i pendolari e il turismo, andando, ad esempio, a danneggiare tutte quelle aziende agricole che non potranno ricevere le scuole, facendo saltare accordi già impostati”.

“Senza contare che la prossima chiusura del casello di Busalla per ben due anni che renderà ancora più determinante la riapertura della ferrovia Genova Casella – ricorda Armando Sanna, che presenterà un’interrogazione sul tema – un danno enorme per cui chiedo ancora una volta tempistiche certe e un cronoprogramma, credibile e reale. Basta annunci, pseudo riaperture e prese in giro”.

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