Il punto

Sicurezza, Bruzzone (Linea Condivisa): “Altri 650mila euro per le telecamere ma il controllo a distanza non incide nella vita dei quartieri”

"La politica della sorveglianza non ha prodotto alcun risultato concreto in termini di sicurezza"

filippo bruzzone

Genova. “Ancora telecamere, ancora fondi pubblici destinati alla videosorveglianza. Il grande fratello che vuole questa giunta ha raggiunto livelli inspiegabili e socialmente lontani dalla realtà dei quartieri”. A denunciarlo è Filippo Bruzzone, capogruppo Lista Rosso Verde in Comune ed esponente di Linea Condivisa.

“L’amministrazione comunale ha deciso di investire ulteriori 650.309,74 euro, provenienti dal PNRR e dal PINQUA per completare l’installazione di nuovi sistemi di controllo nel centro storico, derivando da un bel risparmio (se di questo si tratta) sul contratto principale all’interno del bilancio del Comune di Genova – aggiunge il consigliere – Si tratta dell’ennesima conferma di una strategia che punta sulle telecamere anziché su un’effettiva presa in carico delle richieste dei territori. Un modello già adottato con il Piano Caruggi, i cui lavori dovevano concludersi in cinque anni ma che, come molti altri progetti dell’amministrazione, ha accumulato ritardi e ridefinizioni”.

“Ma il punto centrale resta un altro – prosegue – la politica della sorveglianza non ha prodotto alcun risultato concreto in termini di sicurezza. Mentre il Comune investe ingenti risorse in telecamere, residenti, commercianti e associazioni continuano a segnalare problemi irrisolti. Le telecamere registrano ma non prevengono. L’unica risposta efficace sarebbe un presidio della Polizia Locale, in stretta collaborazione con le realtà sociali e commerciali dei quartieri. E invece, si continua con la strategia degli annunci securitari, che mettono agenti e cittadini in una contrapposizione sterile e poco produttiva. Di fronte a un centro storico che chiede soluzioni concrete, l’amministrazione risponde con migliaia di euro di spesa per un controllo a distanza che non incide sulla qualità della vita nei quartieri. Ma per garantire sicurezza serve ben altro”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.