Promessa

Rixi incontra il mondo portuale genovese: “Nuovo presidente? Manca pochissimo”

Il viceministro: "Dovrà essere capace, non influenzabile e votato al sacrificio". Bucci: "Se arriva la proposta firmo in un quarto d'ora". Natale (Pd): "Ennesima passerella"

rixi

Genova. Manca “pochissimo” per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale, commissariata ormai da un anno e mezzo. Lo assicura il viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi a margine dell’incontro col cluster marittimo-portuale a Palazzo San Giorgio convocato allo scopo di fare il punto sull’imminente riforma del settore. “Finiremo con Napoli e inizieremo a fare le nomine – spiega – È una questione semplicemente di tempistica rispetto alle esigenze da parte di tutti di potersi riunire e condividere non tanto una scelta quanto un percorso, un modo di lavoro”.

Due settimane fa, a margine di un altro evento, Rixi aveva parlato di nomina “anche prima di aprile“. Il nuovo presidente, secondo il viceministro, dovrà essere “capace, non influenzabile e votato al sacrificio, perché credo che solo con grande sacrificio si riesca a ricomporre un puzzle così difficile ma importante e strategico per il Paese come quello che c’è a Genova e a Savona. E credo che debba tenere un occhio importante anche sulla portualità savonese perché spesso nel nostro sistema d’autorità portuale è vista come secondaria, ma è un porto che a livello nazionale ha grandissime prospettive”.

Anche il presidente ligure Marco Bucci, che dovrà dare l’intesa al Governo, vuole stringere i tempi “Io l’altro giorno al ministro ho detto: mandatemi la proposta, io un quarto d’ora ve la restituisco firmata, quindi sono assolutamente disponibile a collaborare il più possibile. Però come sapete non decido io, decide il ministro”.

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“È evidente che in questo momento c’è tensione a livello portuale, anche dovuta al commissariamento nell’ultimo anno e mezzo – rileva Rixi -. In particolare noi siamo molto preoccupati di quello che si potrà sviluppare in futuro se non si troverà a Genova una situazione di totale armonia tra i vari operatori che in un grande porto è necessaria per continuare ad aumentare i traffici. Noi come Stato garantiamo gli investimenti, garantiamo ovviamente il rispetto delle norme. Quello che bisogna cercare di garantire da parte degli operatori è una condivisione degli obiettivi del porto. Questo porto deve servire a tutti per incrementare la nostra capacità produttiva e logistica”.

Contro il viceministro va all’attacco il Partito Democratico per bocca del segretario regionale Davide Natale: “È l’ennesima passerella di un esponente di governo che non è riuscito a dare le risposte che servono al principale scalo del nostro Paese – dichiara all’agenzia Dire -. È un anno e mezzo che questo centrodestra ha deciso in maniera scientifica che il principale porto non deve avere una governance. Quando ha nominato il primo commissario, il governo ha messo prima gli interessi degli equilibri politici rispetto a quelli dell’economia cittadina, regionale e non solo. A fronte di dichiarazioni continue per cui sembrava che la nomina del presidente dell’Autorità portuale dovesse avvenire sempre il giorno dopo, la nomina ora dovrebbe arrivare ad aprile, a pochi giorni dalle elezioni amministrative. È l’ennesimo schiaffo che si dà al territorio”.

 

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