Qualità

Riparte in Liguria la stagione della pesca all’acciuga, Coldiretti: “Risorsa essenziale per l’economia”

Dopo la pausa invernale i pescherecci riprendono il mare

acciughe

Genova. Le notti del Mar Ligure tornano a illuminarsi: riparte la stagione della pesca all’acciuga. Dopo la pausa invernale, i pescherecci liguri riprendono il mare, solcando le acque alla ricerca del pesce azzurro simbolo del territorio. Si tratta di una specie che vive in banchi e si avvicina alla costa solo in periodi specifici dell’anno, fondamentale per le marinerie locali. Il peculiare fascio luminoso delle lampare attrae i banchi di alici che l’indomani riempiranno i mercati e le pescherie di tutta la Liguria.

“Questo è uno dei momenti più importanti per l’annata del comparto ittico, segna il momento in cui la qualità della materia prima locale s’interseca all’importanza della stagionalità, assicurando un prodotto freschissimo e, soprattutto, del nostro mare”, spiega Daniela Borriello, responsabile di Coldiretti Impresa Pesca. “La differenza tra un pescato locale e uno d’importazione è enorme, soprattutto per quanto riguarda la tracciabilità. Ad oggi, il regolamento europeo non garantisce un’etichettatura chiara, ma i consumatori possono orientarsi facendo attenzione alla provenienza, osservando la stagionalità del prodotto, e scegliendo i mercati della vendita diretta, come quelli di Campagna Amica, dove è possibile acquistare solo pesce del nostro mare.”

Anche Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente di Coldiretti Liguria e delegato confederale, sottolineano l’importanza di questo momento: “La pesca dell’acciuga è una risorsa essenziale per l’economia della regione e per le lampare, che impiegano circa 60 pescatori lungo tutta la costa ligure. Nei prossimi mesi li vedremo impegnati in un lavoro che richiede forza, dedizione e una passione sconfinata”.

Conclude Borriello: “La prossima volta che passeggiate lungo la costa di notte, guardate verso il mare: quelle luci in lontananza raccontano una storia di tradizione e impegno. E domani mattina, in pescheria, potrete portare in tavola il frutto di questa antica arte.”

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