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Rapina a mano armata al distributore di benzina, due arresti: uno era in semilibertà e doveva tornare in carcere la sera

Ha usato il furgone della ditta per cui lavorava per fare il sopralluogo. Gli arresti 'fuori flagranza' grazie al codice antimafia che si può utilizzare in caso di persone sottoposte a misure di prevenzione

polizia squadra mobile

Genova. La squadra mobile di Genova ha arrestato i due autori della rapina pluri-aggravata commessa lo scorso 10 marzo, in danno del distributore di carburanti Europam di via Borzoli. Si tratta di due italiani di 42 e 44 anni, Massimiliano Candela e Francesco Costante.

Quella mattina due uomini completamente travisati, di cui uno armato di una pistola a tamburo a bordo di uno scooter rubato, avevano fatto irruzione nell’ufficio del distributore e, minacciandolo con l’arma avevano costretto il dipendente a entrare in uno sgabuzzino e a dire dove si trovava l’incasso. Così si erano impossessati di 11 mila euro per poi fuggire facendo perdere le proprie tracce.

Le indagini, grazie all’analisi delle telecamere e alla testimonianza di vittima e testimoni, oltre al ritrovamento dello scooter e di parte dell’abbigliamento utilizzato, hanno permesso d’individuare i due rapinatori. Entrambi sono pregiudicati della zona e colpiti da misura di prevenzione personale. Costante, in particolare era un detenuto in regime di semilibertà e usciva dal carcere di Marassi la mattina per andare al lavoro presso una ditta di ponteggi. Poi la sera rientrava a Marassi. E con un furgoncino della ditta per cui lavorava aveva fatto un sopralluogo al distributore un’ora prima della rapina, aveva preso a bordo il complice che a sua volta aveva rubato lo scooter utilizzato per il colpo.

Una volta acquisiti gli indizi fondamentali, vista la particolare gravità del reato commesso e della pericolosità sociale degli indagati, con il coordinamento della procura, le forze dell’ordine hanno deciso di adottare una particolare forma di arresto ‘fuori flagranza’ prevista dal codice antimafia, che prevede che le persone colpite da misura di prevenzione personale, possono essere arrestate anche fuori dai casi di flagranza, quando commettono reati espressamente previsti dalla norma, rientrando tra questi, la rapina.

I due sono stati così arreastato e trasferiti al carcere di Marassi dove si è tenuta l’udienza di convalida da parte del Gip che ha convalidato gli arresti.

 

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