Genova. Durante la “giunta itineranti” del 20 marzo scorso a Nervi il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi aveva rassicurato i cittadini della zona che questa settimana sarebbero partiti i tanto attesi dragaggi delle acque del porticciolo, intervento che dovrebbe, almeno sulla carta, mitigare l’accumulo di Posidonia.
Anche negli ultimi giorni non sono cessate le polemiche da parte di alcuni gruppi di residenti e operatori di Nervi da sempre critici, per diverse ragioni, sul restyling dello storico approdo, attuato nel 2021 dopo diverse variazioni di progetto e dopo il quale il problema dell’invasione di questa pianta marina (non è un’alga) a ogni colpo di mare è indubbiamente precipitato.
Quindi c’è grande attesa per la partenza dei dragaggi. All’ultima mareggiata la Posidonia ha formato, insieme alla sabbia del fondale, un vero e proprio muro, suscitando la rabbia dei pescatori che non sono riusciti a calare le barche in mare: “Quando c’era la piscina questo fenomeno non si creava”, ricordano i residenti.
La soluzione definitiva per la rimozione della Posidonia “conviene” anche alla stessa amministrazione. Ogni intervento di rimozione, che viene effettuata da Amiu, costa tra i 50 e i 70mila euro. Nel 2023 il Comune ha speso 183mila euro per togliere la Posidonia putrescente dai gradoni del porticciolo.
In passato il Comune, e in particolare l’assessore comunale all’Ambiente Matteo Campora, aveva dichiarato che erano in atto delle analisi insieme ad Arpal sulla possibilità di inserire la Posidonia spiaggiata e rimossa in un percorso di economia circolare, utilizzando ad esempio in attività agricole. Era l’aprile 2024 e non ci sono stati aggiornamenti su quel progetto.
Adesso, appunto, la notizia dei dragaggi. Una tempistica che non convince la minoranza. Il consigliere di opposizione in municipio, Mareco Maesmaker (M5s), dice: “Il centrodestra crede che si possano prendere in giro con passerelle e promesse preelettorali, dimenticando che sono ormai anni che i cittadini, tramite i portavoce del territorio, chiedono risposte a problemi noti”.
E ancora: “Le condizioni disastrose in cui versa per 8-9 mesi all’anno il porticciolo di Nervi sono sotto gli occhi di tutti, invaso dalla Posidonia, costosissimo da ripulire e manutenere, i suoi gradoni sono tutto fuorché fruibili dai cittadini. Possiamo dire che il promesso dragaggio profuma di campagna elettorale? Certo, meglio tardi che mai”.