Genova. In Liguria i lavoratori domestici regolarmente assunti nel 2023 sono 28.711, il 7,2% in meno del 2022. Si registra un maggior numero di badanti, il 56,3% rispetto alle colf (43,7%). Dal 2015 queste due tipologie di lavoratori stanno seguendo dei trend opposti: il numero delle badanti cresce con costanza, mentre le colf sono in continuo calo. La sanatoria ha incentivato la crescita delle colf, ma dal 2022 sono tornate a diminuire. I datori di lavoro sono 31.807 in diminuzione del 5,7% ed assieme ai lavoratori domestici coinvolgono il 4% della popolazione.
Dati che emergono dal 6° rapporto annuale sul lavoro domestico promosso da Domina, Associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico.
Caratteristiche dei lavoratori domestici
In merito alle aree di provenienza dei lavoratori domestici il 29,6% proviene dall’America, mentre il 29,7% sono italiani. Le donne sono ancora una volta prevalenti in questo settore (89,5%). L’età media dei lavoratori registrata in Liguria è di 51,1 anni; per quanto riguarda invece le settimane lavorate, solo il 44,9% dei lavoratori dichiara di lavorare per un anno o oltre (più di 50 settimane).
Spesa delle famiglie e impatto economico
Il datore di lavoro ha un’età media di 67,8 anni ed è in prevalenza donna (58,8%). Minima la componente straniera (5,1%). In totale, nel 2023, per la retribuzione dei lavoratori domestici le famiglie in Liguria hanno speso 274 milioni di euro (stipendio, contributi, TFR). Il valore aggiunto prodotto vale circa 533 milioni di euro.
Distribuzione territoriale ed incentivi
Genova è senza dubbio il centro principale: si concentrano il 63,9% delle colf e il 59,7% delle badanti presenti in regione. Anche in termini relativi, il capoluogo registra valori più alti della media per quanto riguarda le colf (9,8 ogni 1.000 abitanti, contro una media regionale di 8,3), mentre per le badanti il picco si registra a La Spezia (11,6 ogni 100 anziani, media regionale: 10,4). La regione Liguria ha stanziato un fondo regionale per la non autosufficienza con il fine di sostenere le cure domiciliari.
Prospettive demografiche
Le prospettive demografiche indicano che nel 2050 in Liguria vi saranno 206 mila anziani (il 14,8% di tutti i residenti) e 147 mila bambini (0-14 anni), valori che suggeriscono un potenziale aumento della domanda di badanti in quanto la componente anziana sarà maggioritaria rispetto a quella infantile.
Tratti distintivi della Liguria
Forte presenza di lavoratori provenienti dal Sud America (25,5%). Del resto nella regione gli immigrati sudamericani sono molto presenti. In questa regione si trovano il 23% dei cittadini dell’Ecuador presenti in Italia.
Secondo Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina, “non solo grazie alle famiglie datoriali si riesce a sostenere il lavoro di cura, ma i 13 miliardi spesi dalle famiglie determinano uno stimolo alla produzione quantificabile in quasi 22 miliardi di euro. La mission di Domina non è solo quella di offrire alle famiglie assistenza e servizi, ma anche quella di contribuire alla consapevolezza della dignità del settore, perseguendo l’obiettivo del pieno riconoscimento del lavoro domestico e dei diritti di lavoratori e datori di lavoro”.