Genova. Prende forma il piano straordinario di intervento da parte del Comune di Genova per la gestione delle alberature in città dopo la tragedia di piazza Paolo da Novi che di fatto ha dato il via ad una vera e propria “emergenza alberi“. Questa mattina, infatti, i tecnici di Aster hanno abbattuto due pini domestici in corso Firenze a Castelletto e uno all’interno del parco di Valletta Cambiaso ad Albaro, mentre nelle prossime ore si procederà al taglio di due esemplari in corso Monte Grappa.
In tutti questi casi si tratta di grosse alberature “refertate” in classe D, vale a dire quella che rappresenta la massima classificazione di rischio. Per i pini di Castelletto l’abbattimento era previsto da tempo, mentre per le altre alberature interessate negli interventi di queste ore – sempre considerate a rischio – si attuano procedure di somma urgenza. E come sottolinea la stessa Aster “Ogni giorno i tecnici di Aster operano su segnalazioni pervenute da cittadini e Municipi con una media di 15 sopralluoghi in tutta la città”
Un approccio, quindi, che dà gambe al provvedimento presentato dalla giunta comunale la scorsa domenica e che ha predisposto uno stanziamento straordinario di un milione di euro ad Aster per potenziare i controlli sulle aree più critiche che ha permesso di accelerare sugli abbattimenti seguendo nuove logiche di sicurezza. “Dobbiamo ragionare sulla sostituzione degli alberi vecchi e intervenire non solo quanto un albero è a rischio crollo, ma anche quando non ha più una prospettiva di vita“, aveva detto il sindaco facente funzione Pietro Piciocchi durante la presentazione della task force.

I numeri dell’emergenza
Oggi sono 39.143 gli alberi censiti secondo l’indagine più recente, quella avviata dalla prima giunta Bucci. Nel 2024 sono stati 2.182 gli alberi sottoposti ad analisi di stabilità con 183 abbattimenti e 245 reimpianti. L’anno prima erano state 1.898 le piante monitorate, 277 quelle tagliate, 313 quelle messe a dimora. Nei cimiteri è stata effettuata un’ulteriore campagna di analisi (costata 600mila euro) per verificare lo stato di salute di 4.667 esemplari.
“Se passiamo da 2mila a 4mila alberi monitorati – aveva spiegato Giorgio Costa, dirigente di Aster che fino a pochi mesi fa si occupava proprio del verde – possiamo stimare che passeremo da circa 200 a 400 abbattimenti. Mediamente si arriva a un 10% di piante da eliminare, anche se poi il meccanismo non è così drastico, perché è evidente che, se si ripetono questi controlli, la percentuale è destinata a diminuire”.
In generale quindi, il rinnovato approccio in materia punta a “superare la sola logica della pubblica incolumità” per decidere se tenere in piedi un albero. “La popolazione arborea di Genova è vecchia, se non viene rinnovata rischiamo di arrivare a un momento di crollo generalizzato – aveva sottolineato il dirigente di Aster -. Questo non vuol dire che taglieremo senza scrupolo: abbiamo già iniziato a tagliare e sostituire ed è evidente che dobbiamo continuare, sicuri di questa scelta. Non ha senso sprecare moltissimi soldi in controlli, a volte è meglio un rinnovamento completo delle alberature“. Anche sulla base di questo principio si valuteranno abbattimenti non solo di piante in classe D (quelle che hanno il fattore di stabilità più basso e vanno tolte il prima possibile) ma anche in classe C o addirittura B: “Se una pianta è ridotta a un palo, anche se è stabile non ha prospettiva di vita”.