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Amt, l’opposizione chiede un consiglio monotematico: “Troppe incertezze sul bilancio”

Lodi (Azione): "Interrogativi sul consuntivo 2024, ma anche sul 2023, i conti si reggono su soldi che potrebbero non esserci"

amt genova

Genova. Dopo mesi a chiedere – e non ottenere – una commissione consiliare sul tema ora i gruppi di opposizione in consiglio comunale (Misto Crivello – Misto Azione – Pd – M5s – Rossoverdi – Progetto al Centro) chiedono un consiglio comunale monotematico. Consiglio che dovrà essere convocato entro l’8 aprile, al momento l’ultima data fissata prima dello stop per le elezioni comunali per una seduta in aula rossa.

“Il bilancio consuntivo 2023 della partecipata Amt, responsabile del trasporto pubblico a Genova, solleva gravi preoccupazioni in merito alla sua solidità finanziaria – dice Cristina Lodi, che ha lanciato la proposta – le limitazioni riscontrate nelle procedure di revisione e i richiami di informativa contenuti nella relazione della società di revisione indipendente Deloitte, nonché le osservazioni del collegio sindacale di Amt, pongono interrogativi sulla credibilità dei numeri presentati”.

Con Lodi, le colleghe e colleghi capogruppo Patrone (Pd) Viscogliosi (Progetto al Centro) Bruzzone (Lista RossoVerde) Ceraudo (M5S) chiedono a gran voce, attraverso un appello, che venga fatta chiarezza attraverso un consiglio monotematico.

“Le principali criticità emerse riguardano in primo luogo, crediti verso il Comune di Genova – si legge in una nota – Amt ha infatti registrato un credito di circa 12,5 milioni di euro nei confronti del Comune per incentivi al trasporto pubblico, ma l’iter amministrativo tra il Comune e la Regione Liguria non è ancora stato completato, mettendo in discussione la certezza di questo credito”.

“In secondo luogo, la valutazione dei crediti per Covid – continuano dall’opposizione – gli amministratori di Amt hanno mantenuto gli stessi criteri valutativi adottati nel bilancio 2022 per i crediti legati all’emergenza sanitaria, ma non esistono garanzie sulla sostenibilità di tali crediti”.

Si fa poi riferimento al debito di Amt nei confronti di Trenitalia, da circa 10 milioni di euro, derivante da un arbitrato. “Nel bilancio non sono previste uscite per il suo pagamento, sebbene sia in corso un piano di rientro”.

Infine, le incertezza sul futuro “Il bilancio include previsioni di incasso per contributi e ristori pari a circa 11,2 milioni di euro, ma la certezza di tali risorse è tutt’altro che garantita, la presidente e il direttore di AMT hanno manifestato preoccupazione per l’incertezza riguardo ai finanziamenti nazionali per il trasporto pubblico locale, risorse cruciali per il futuro di Amt e la sostenibilità del sistema di trasporto pubblico cittadino”.

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