Il caso

Ritrovato nuovo esemplare di volpe argentata, l’allarme di Enpa: “Probabile esistenza di un allevamento clandestino”

Affetta da rogna, si spera di salvarla. "Il fenotipo scuro e argentato è selezionato dall’uomo per la pelliccia"

volpe marcia

Genova. Un nuovo esemplare di volpe argentata è stato ritrovato questa mattina dai volontari del Centro Recupero Animali Selvatici (Cras), Sezione Enpa di Genova nei boschi di Moconesi. L’animale, come quello recuperato lo scorso novembre – in condizioni disperate e poi non sopravvissuto – è stato trovato con una fortissima debilitazione causata dalla rogna.

Un recupero che, per via delle modalità, ha rinnovato le inquietanti ipotesi, ora quasi certezze, avanzate nei mesi scorsi da parte degli esperti dell’ente: “Se già il primo esemplare, ricoverato un paio di mesi fa, aveva destato in noi il sospetto più che fondato di una detenzione abusiva nei dintorni, il ritrovamento di quest’ultimo ci dà un’ulteriore conferma, vista anche la vicinanza al luogo del ritrovamento della prima volpe”, scrivono in un lungo post sulla loro pagina facebook.

“Queste volpi, senza ombra di dubbio, non sono selvatiche – aggiungono – Mostrano il fenotipo scuro e argentato naturalmente presente in alcune popolazioni di volpi rosse nordamericane, in seguito selezionate dall’uomo per la pelliccia. Sono pertanto animali di allevamento, e la loro detenzione in Italia è considerata illegale. Ci auguriamo di capire presto il luogo in cui vengono detenuti questi animali e il perché siano stati trovati in giro: sono stati liberati, come noi crediamo, o sono fuggiti”.

Nel frattempo per la volpe è iniziata la terapia: “Nonostante la rogna è molto vitale e mordace quindi questo ci dà buone speranze che possa riprendersi – aggiungono – Se ciò avvenisse non potrà ovviamente essere liberata, non trattandosi di un animale selvatico: ci occuperemo quindi di trovarle una sistemazione adeguata. Purtroppo per lui – trattasi di un maschio –  la libertà non potrà essere contemplata ma cercheremo comunque di scegliere la miglior soluzione possibile per offrirgli una vita dignitosa. Cogliamo l’occasione per denunciare ancora una volta la vendita e l’acquisto di pellicce vere, è abominevole e raccapricciante che nel 2025 ci siano persone che indossino ancora la pelle di animali scuoiati, ammantandosi della morte di esseri viventi e senzienti”.

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