Genova. Un anno e tre mesi dopo la frana che, il 9 novembre 2023, ha spezzato in due salita Ca’ dei Trenta, in Valpolcevera, la strada riapre oggi, giovedì 27 febbraio 2025, alle ore 17.
Per tutto questo tempo gli abitanti della zona, in gran parte anziani, ma anche persone con problemi psichici ospiti in una comunità, così come i loro familiari o caregiver, sono stati costretti a spostarsi a piedi oppure ad “allungare” il tragitto di circa 10 chilometri, sfruttando una viabilità alternativa ricavata su un vecchio sentiero, viabilità di difficile utilizzo nelle giornate di pioggia a causa del fango, e a senso unico alternato in molti tratti.
La notizia della riapertura era stata anticipata ai residenti circa un mese fa, aveva spiegato il vicesindaco reggente Pietro Piciocchi, che oggi dovrebbe essere presente alla ripresa del collegamento. Il Comune di Genova, ricordiamo, si era occupato, sia di creare la viabilità alternativa per evitare il completo isolamento delle famiglie sia di avviare i lavori in attesa di individuare le responsabilità del crollo. L’amministrazione comunale ha, come dire, anticipato circa 700mila euro per l’intervento sulla frana che, secondo gli abitanti, è legata ai cantieri del terzo valico che danni interessato la zona.
E sempre gli abitanti, riuniti nel comitato Salita Ca’ dei Trenta, fanno notare che il tratto di strada ricostruito non è l’unico interessato da problemi strutturali. Poco oltre, come si vede nell’immagine di apertura dell’articolo, un altro tratto della salita è in condizioni precarie. La problematica è stata segnalata da tempo. “Aspettiamo da anni un piano complessivo di sistemazione della zona come opera di accompagnamento al terzo valico ferroviario – dicono dal comitato – ma Cociv non l’ha mai presentato, né a noi né a quanto ci risulta all’amministrazione comunale”.
Rfi e Cociv – che in diverse occasioni hanno precisato che non esiste attinenza tra l’evento franoso di salita Ca’ dei Trenta e il lavori di scavo del terzo valico, terminati nel 2017 – ha redatto il piano di rifacimento del tratto franato ma non ha presentato mai pubblicamente il piano di consolidamento complessivo previsto nel 2021 come opera compensativa.
“In compenso – aggiungono dal comitato – noi e i nostri familiari, in gran parte anziani e malati, devono convivere con un cantiere impattante, con continue interruzioni idriche, con il rischio di incidenti, e con tutti i problemi legati a un cantiere di queste dimensioni”. Il timore è che, riaperta la strada, oggi, si debba chiudere nuovamente, a breve, per una possibile nuova voragine.
Nei giorni scorsi, la consigliera comunale di Azione, Cristina Lodi, aveva proposto un risarcimento danni economici, per la benzina in più usata dai cittadini e il tempo perso per raggiungere la propria abitazione, calcolati sui mesi in cui salita Ca’ dei Trenta non è stata percorribile.