Scontro

La riforma dei sottosegretari arriva in commissione, Pd: “La priorità di Bucci? Moltiplicare le poltrone”

Il disegno di legge inizia il complesso iter verso l'approvazione, Natale all'attacco: "Si usino quelle risorse per la sanità, noi andiamo dritti sul referendum"

bucci consiglio giunta

Genova. “Se la giunta andrà dritta sulla nomina di sottosegretari e assessori noi andremo dritti sul referendum. La vera e unica priorità che Bucci e la sua giunta vuole chiudere in poche settimane è rappresentata dalla moltiplicazione delle poltrone e la distribuzione di incarichi”. Il consigliere regionale del Pd Davide Natale va all’attacco dopo che la riforma dei sottosegretari, voluta dalla giunta Bucci per ampliare la squadra di governo, è sbarcata oggi in commissione Affari istituzionali con le prime audizioni.

Il disegno di legge introduce una modifica allo Statuto della Regione Liguria, aggiungendo un nuovo articolo che recita così: “Il presidente della giunta regionale può nominare fino a quattro sottosegretari che lo coadiuvano nell’esercizio delle sue funzioni. Con il decreto di nomina sono determinati compiti e attribuzioni dei sottosegretari che possono essere nominati anche tra i consiglieri regionali”. I sottosegretari possono essere incaricati di seguire “specifiche funzioni“, partecipano alle sedute di giunta “senza diritto di voto” e possono essere delegati a rispondere a interrogazioni e interpellanze davanti al Consiglio regionale. Il trattamento economico sarà lo stesso previsto per i consiglieri regionali, il cui compenso annuale oscilla tra 133.200 e 165.168 euro. A conti fatti si arriva a superare 4 milioni di euro in una legislatura, risorse che secondo Bucci potranno essere reperite nel bilancio del Consiglio regionale.

Il numero degli assessori, oggi fissato a sette, si adeguerà al “numero massimo consentito dalla legge statale ai fini del coordinamento della finanza pubblica”. In caso di variazioni, basta un decreto del presidente per aggiornare il numero dei componenti della giunta e nominare gli eventuali assessori in più. L’assist a Bucci doveva arrivare dal governo Meloni con la finanziaria, ma è stato rimandato a un provvedimento ad hoc che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi.

“Dopo aver nominato consulenti per la qualunque, dopo aver costituito comitati e consigli di sconosciuta utilità, ora la giunta è concentrata sull’approvazione della riforma dello Statuto regionale, riforma che nasce dalla necessità di assicurare ulteriori incarichi ai partiti insoddisfatti. Il centrodestra per stare unito ha bisogno di creare nuove poltrone che però pagheranno i cittadini. Si utilizzino quelle risorse per la sanità, la vera priorità di questa regione. Si lavori per assicurare diritti fondamentali ai liguri che anche questa giunta rischia di compromettere”, prosegue Natale.

“L’audizione del professor Granara in commissione – aggiunge il consigliere e segretario regionale del Pd – ha consolidato e confermato i nostri dubbi sulla riforma dello Statuto che questa giunta si sta prodigando di portare avanti strenuamente. Una riforma che, se approvata così come presentata, potrà avere, oltre che le problematicità sopra elencate di moltiplicazioni di poltrone e sperpero di risorse pubbliche, anche risvolti negativi sugli atti approvati in futuro dalla stessa giunta”.

Il numero degli assessori, oggi fissato a sette, si adegua al “numero massimo consentito dalla legge statale ai fini del coordinamento della finanza pubblica”. In caso di variazioni, basta un decreto del presidente per aggiornare il numero dei componenti della giunta e nominare gli eventuali assessori in più.

Per approvare la riforma dello Statuto serviranno due votazioni a maggioranza assoluta a distanza minima di due mesi, dopodiché cinque consiglieri regionali o un cinquantesimo degli elettori potranno chiedere di sottoporla a referendum popolare. Ed è proprio l’intenzione del Pd, che anche da solo avrebbe i numeri sufficienti per chiamare i cittadini al voto: “Lavoreremo per stoppare questa pseudo riforma utilizzando tutti gli strumenti che la legge ci permette. Non è possibile che le risorse dei cittadini vengano sperperate come questa maggioranza di centrodestra vorrebbe fare”, conclude Natale.

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