Protesta

Socotec, due giovani tecnici licenziati “per uno screenshot”: sciopero e presidio a Rivarolo

L'azienda si occupa di test e certificazioni di infrastrutture, tra cui il Terzo Valico. La Filcams Cgil: "Decisione ingiustificata, hanno usato un pretesto"

socotec

Genova. La Socotec Italia di Genova, leader europeo nel campo delle ispezioni, test e certificazioni delle costruzioni e delle infrastrutture che conta un migliaio di dipendenti in Italia e un’ottantina nella sede di Rivarolo, ha licenziato due giovani tecnici. Una “decisione ingiustificata” secondo la Filcams Cgil che aveva organizzato per venerdì 14 febbraio uno sciopero con presidio davanti alla sede dell’azienda in Vezzani. Lo sciopero tuttavia è stato differito di una decina di giorni per consentire anche ai dipendenti dell’azienda, soggetti alla leggere 146 sui servizi di pubblica utilità.

 “L’azienda, che a Genova si occupa anche di grandi opere come il Terzo Valico e ha operato nel cantiere del ponte San Giorgio, ha licenziato due giovani tecnici, uno padre di famiglia con un secondo figlio in arrivo. Il motivo sarebbero i contenuti di alcuni screenshot di una chat privata ricevuti in forma anonima – spiega Patrizia Geminiani, segretaria Filcams Cgil Liguria –. Noi crediamo invece che questo sia un pretesto per un licenziamento discriminatorio in quanto l’azienda mal sopporta il fatto che ci si iscriva al sindacato”.

“Chiediamo che i provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti, ammesso che ci siano stati comportamenti non consoni, siano commisurati all’entità del danno che certo non può arrivare a licenziare due giovani figure professionali che proprio in questi giorni hanno ricevuto la certificazione ministeriale come sperimentatori”, prosegue Geminiani.

La richiesta della Filcams Cgil è quella di “reintegrare i dipendenti sul posto di lavoro e di intraprendere relazioni sindacali corrette”.

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