Dissesto

San Colombano, la Sp32 resterà chiusa due mesi: frana ancora in movimento, monitoraggi in corso

Dallo scorso 10 febbraio la strada è stata chiusa completamente al traffico dopo i cedimenti registrati nei mesi scorsi

strada sp32

Genova. Situazione difficile per la strada provinciale 32 del Bocco di Leivi, che dal 10 febbraio scorso è chiusa in località Caposasco a causa di un cedimento strutturale. La frana alla base della strada, infatti, è ancora in atto, e i tempi per la sua messa in sicurezza si allungano.

Questo è quanto emerso dall’incontro avvenuto questa mattina presso la Città Metropolitana di Genova a cui hanno preso parte il Consigliere delegato alla Viabilità Andrea Rossi, i tecnici della Direzione Mobilità, i geologi dell’Ente e i rappresentanti del Comune di San Colombano Certenoli, con la Sindaca Carla Casella e il Vicesindaco Fabio Zavatteri.

Vista la complessità della situazione Città Metropolitana ha avviato una procedura di somma urgenza, stanziando circa 400mila euro per una prima fase di interventi. Sono già in corso sondaggi e carotaggi per definire al meglio le operazioni, che verranno gestite per lotti successivi. Il primo lotto di intervento riguarderà il consolidamento a valle della strada, mentre per gli interventi successivi, da definire a seguito delle indagini in corso, sarà necessario un finanziamento da parte di Regione Liguria.

strada san colombano sp32
I sondaggi dei giorni scorsi

Disagi che si prolungano quindi per gli abitanti di Camposasco, che sono costretti a utilizzare una lunga viabilità alternativa per raggiungere il fondovalle: si può passare per Leivi e poi Carasco, risalendo la Statale 225, allungando di una dozzina di chilometri, oppure utilizzando una strada comunale sterrata, per un tragitto di circa 4 chilometri.

“Lavoriamo con il massimo impegno per ripristinare la viabilità in sicurezza nel minor tempo possibile – ha commentato Andrea Rossi, Consigliere delegato alla Viabilità della Città Metropolitana di Genova – Tuttavia, la situazione è delicata e il versante continua a muoversi, rendendo impossibile stabilire una riapertura immediata. Grazie ai finanziamenti già attivati e alla collaborazione con la Regione, procederemo a step per garantire un intervento efficace e duraturo“.

Secondo le prime stime l’apertura almeno parziale potrebbe avvenire non prima di almeno due mesi, fatto salvo condizioni meteo che possano influenzare ulteriormente le lavorazioni: il passaggio sarà aperto solamente quando saranno garantite le condizioni di transito in sicurezza.

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