Genova. Nuovi alberi a Marassi e San Fruttuoso, pedonalizzazione di via Pendola, estensione del parco geo-tecnico nei pressi del Biscione. Sono alcune delle proposte contenute nel piano del verde per il Municipio Bassa Valbisagno, arrivato oggi in commissione al termine del lungo percorso di condivisione e confronto sul territorio.
Presenti, oltre all’assessore all’Urbanistica Mario Mascia, anche gli uffici tecnici del Comune, che hanno illustrato ai consiglieri municipali il piano del verde e i singoli interventi previsti per il territorio della Bassa Valbisagno, anch’esso interessato da azioni mirate ad una maggiore armonizzazione e presenza di corridoi verdi nel tessuto urbano.
In Bassa Valbisagno sono previsti nuovi alberi in corso De Stefanis, in via Canevari, nei pressi del mercato comunale di piazza Romagnosi e in corso Sardegna. Per corso Galliera si parla di “rinnovamento delle alberature”, mentre piazza Terralba vedrà una razionalizzazione degli spazi dedicati alla mobilità veicolare con nuovi alberi, percorsi pedonali ombreggiati, maggiore cura dello spazio pubblico. Nuove piantumazioni e interventi di deimpermeabilizzazione sono previsti anche in piazzale Marassi, area condivisa con la Media Valbisagno.

Per quanto riguarda San Fruttuoso, in particolare, sono state integrate due proposte del comitato di quartiere. La prima è la pedonalizzazione (anche parziale) di via Pendola per creare spazi sicuri di incontro di bambini (e non solo) e unire così due piazze commerciali, Terralba e Martinez. E poi la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale all’interno della Galleria 53, un ex rifugio antiaereo che collega via Vitale e via Varese passando sotto via Cellini, con restyling complessivo e inserimento di pannelli esplicativi. Tutto andrà valutato alla luce delle coperture economiche, che al momento non ci sono. Nello stesso quartiere partiranno a breve i lavori per la riqualificazione del parco di Villa Imperiale.

Condiviso col Municipio Media Valbisagno è poi il masterplan della cosiddetta pineta di Quezzi, che in realtà si trova sulle alture di Marassi. L’idea è quella di allargare il parco geotecnico di via Monte Rosa, inaugurato di recente e realizzato con interventi di ingegneria naturalistica per stabilizzare il versante. Sul tavolo c’è anche un nuovo impianto verticale per avvicinare l’ingresso dell’area a corso De Stefanis, proposta formulata dalla stessa Amt e tracciata nella mappatura del piano del verde.
“È stato, per me e per gli uffici tecnici del Comune che ringrazio per il loro grande impegno nell’elaborare il piano del verde e nel confrontarsi con i Municipi e tutti gli attori individuali e collettivi della città, un mese e mezzo particolarmente impegnativo, stimolante ed utile a conoscere le richieste di modifica e integrazione al piano del verde provenienti da ogni singolo territorio – dichiara l’assessore Mascia – 45 giorni che si aggiungono all’anno e mezzo di gestazione del piano con tutte le direzioni comunali coinvolte e che hanno permesso a Municipi, cittadini e associazioni non solo di ascoltarci, ma soprattutto di fornirci tutti quei suggerimenti e proposte atte a rendere ancora più efficiente, efficace e capillare questo innovativo strumento strategico di regolazione del verde urbano e periurbano a cui, in futuro, dovranno necessariamente conformarsi gli uffici comunali e gli investitori privati per la realizzazione di opere sul nostro territorio. Affiancati in maniera armonica alle infrastrutture fisiche e digitali, le infrastrutture e i corridoi verdi possono e devono avere un ruolo chiave nel modellare gli spazi urbani nella direzione di una maggiore presenza di aree a verde per quantità e qualità, producendo benefici tangibili per la sicurezza del territorio e la qualità della vita delle persone”.
“Grazie a un verde accessibile, fruibile e vivibile – spiega l’assessore Mascia – Genova potrà rispondere in maniera realmente efficace alle grandi sfide dettate dal surriscaldamento climatico: più verde, infatti, significa contrasto alle isole di calore, al consumo di suolo e alle emissioni climalteranti, e altresì una maggiore ossigenazione dell’aria, sequestro di anidride carbonica, abbassamento delle temperature e un incremento di qualità dell’estetica urbana. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo faticoso ma esaltante percorso di condivisione con i singoli territori: prossimamente il Piano del Verde, integrato di tutte le proposte provenienti dal basso grazie all’adozione di un approccio bottom-up, sarà oggetto di discussione a Palazzo Tursi prima in commissione e, successivamente, in Consiglio comunale, e una volta approvato – conclude Mascia – diverrà a tutti gli effetti operativo in attesa del suo futuro recepimento nel prossimo piano urbanistico comunale“.