Genova. Querelle in consiglio municipale Medio Ponente in merito alla proposta, presentata dalla coalizione di minoranza di centrosinistra, di intitolare il centro civico di Cornigliano a Leila Maiocco.
La mozione, che aveva l’obiettivo di trovare un modo per onorare la memoria della femminista, riferimento della battaglia delle “Donne di Cornigliano” sulla chiusura dell’altoforno, scomparsa nell’agosto 2024, è stata respinta con il voto negativo della maggioranza di centrodestra.
Leila Maiocco a Genova non era conosciuta solo per la sua lotta con le Donne di Cornigliano. Ex funzionaria del Comune, ultimamente, dopo la pensione, si era impegnata nell’istituzione del Museo dell’emigrazione. Dal 1985 al 2000 aveva guidato il Centro civico di Cornigliano.
Ma Maiocco era diventata una figura di riferimento anche nella Capitale dove aveva lavorato per la Biblioteca di Roma a partire dal 2000. Più recentemente il ritorno a Genova, e in politica, nel consiglio del municipio Medio Ponente.
Il motivo del no, hanno spiegato dal centrodestra, legato al fatto che non sono trascorsi dieci anni dalla morte della figura a cui si vuole intitolare uno spazio pubblico – come previsto dal regolamento comunale toponomastico, che si rifà alla normativa nazionale.
Il centrosinistra, però – spiega sulla chat Vasta Davide Minzoni, vicesegretario del circolo Pd Guido Rossa di Cornigliano e consigliere del municipio Medio Ponente – ha fatto presente che la normativa in alcuni casi può essere derogata e ha portato come elemento una circolare del 2023 del ministero dell’Interno.
Neppure questa è bastata a far cambiare la posizione del centrodestra. “La legge dice che devono passare dieci anni – dice Cristina Pozzi – non sta certo al municipio, ma semmai al Comune o alla prefettura, mettere in piedi altri escamotage, Leila Maiocco ha avuto un ruolo importante nel creare i primi comitati per Cornigliano, anche se negli anni decisivi della battaglia era a Roma, ma in ogni caso il motivo del nostro diniego è tecnico”.
Tra le persone che in queste ore hanno espresso indignazione per la bocciatura della mozione c’è Patrizia Avagnina, presidente del comitato Difesa Salute e Ambiente “Donne di Cornigliano”.
Proprio lei, insieme ad altre, in occasione della morte di Leila Maiocco, aveva firmato una toccante lettera che ricordava la compagna di battaglie: “Tante parole sono state dette e scritte su chi sei, sulla tua sensibilità e amore per la conoscenza e i saperi della gente di ogni colore di questa città e non solo, ma soprattutto per la tua capacità di saper coinvolgere in un impegno attivo, a partire da sé, per trasformare i bisogni individuali di una comunità in progetti consapevoli politici di vivibilità, rispetto dell’ambiente, del lavoro, della vita, del mondo”.