Genova. Si sono svolti oggi pomeriggio, mercoledì 12 febbraio, a Massa, chiesa di San Domenichino, i funerali di Lorenzo Bertanelli, il dipendente della Mecline di Carrara, morto dopo esser stato travolto da un’elica del maxi yacht Aquarius mentre stava lavorando al Bacino 2 nel porto di Genova.
Il giovane carpentiere era stato colpito al corpo e alla testa dal peso di 2 tonnellate e mezzo mentre con due colleghi aveva sganciato il thruster dalla chiglia della nave. Disperati i tentativi di salvarlo da parte dei suoi colleghi e dei soccorritori del 118, ma non c’era stato stato nulla da fare.
Sabato sul corpo del giovane è stata eseguita l’autopsia delegata dalla Procura di Genova che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. E’ molto probabile che, al termine degli accertamenti affidati agli ispettori dello Psal della Asl3, venga disposta una consulenza tecnica per capire esattamente se le procedure per effettuare quel tipo di manovra fossero quelle previste dalla normativa sulla sicurezza per quel tipo di intervento.
In particolare i tecnici coordinati dall’ingegnere Gabriele Mercurio stanno valutando, attraverso l’analisi delle istruzioni del propulsore (fabbricato in Germania), se le tecniche indicate per lo smontaggio fossero idonee e se la ditta Mecline avesse le competenze e e gli strumenti per effettuarlo.
Moltissimi in questi giorni i messaggi di affetto da parte degli amici di Bertanelli: in centinaia hanno lasciato un ricordo, tra colleghi di lavoro e chi condivideva le sue passioni, i motori e il suo fedelissimo amico a quattro zampe Aron.
Oltre allo sciopero immediatamente dichiarato dai sindacati il giorno successivo alla tragedia, i dipendenti di Ente Bacini hanno destinato ai famigliari del giovane il ricavato di una giornata di lavoro.