Genova. Il Comune di Genova torna a battere cassa al ministero dei Trasporti e lo fa per una cifra molto sostanziosa: 873 milioni di euro complessivi. L’importo comprende il prolungamento della metropolitana a San Martino con due stazioni sotterranee, nuovo deposito e potenziamento della linea, realizzazione della funicolare per il parco scientifico tecnologico di Erzelli. La presentazione delle istanze, decisa con una delibera di giunta lo scorso 28 gennaio, è avvenuta a ridosso della scadenza del bando ministeriale per il trasporto rapido di massa, già posticipata dal 31 ottobre 2024 al 31 gennaio 2025.
La fetta più grossa riguarda l’estensione della metropolitana dalla futura stazione Martinez (che non verrà aperta prima del 2027, come emerso dalle ultime dichiarazioni del vicesindaco reggente Pietro Piciocchi) al monoblocco del San Martino, con una stazione intermedia sotto viale Benedetto XV. Lo studio preliminare compilato dai tecnici di Tursi aveva stimato costi per 282 milioni di euro, ma il lavoro progettuale ad hoc affidato alla ditta Tecnosistem di Napoli ha fatto impennare le valutazioni. Ora il Comune chiede ben 493,3 milioni di euro (Iva compresa) per le due nuove fermate più l’acquisto di quattro unità di trazione necessarie per garantire il servizio.

La prima stazione sarà realizzata sotto viale Benedetto XV a ben 34 metri di profondità, la seconda sotto via Mosso a 23,8 metri di profondità rispetto alla strada. Numerose le interferenze: dal punto di vista planimetrico il tracciato intercetta il rio Rovare in una zona ad alto rischio alluvionale, il bypass del rio Noce proprio in corrispondenza della stazione Benedetto XV, poi lo scolmatore del Fereggiano e subito dopo lo scolmatore del Bisagno nei pressi via Mosso. Sarà importantissimo quindi assicurarsi di procedere a quote tali da non disturbare il complesso reticolo idrografico.
La funicolare di Erzelli era stata messa in stand-by dal viceministro Edoardo Rixi in attesa di garanzie sulla realizzazione dell’ospedale e soprattutto del trasferimento dell’ex facoltà di ingegneria: il primo iter è quasi fermo, il secondo avanza a piccoli passi. In origine si pensava a un sistema unico con people mover dall’aeroporto alla futura stazione ferroviaria e funicolare fino alla collina, poi si è deciso di attrezzare il primo tratto con un semplice moving walkway (cioè un tapis roulant) attualmente in progettazione. Per l’impianto di risalita il Comune chiede 118,4 milioni di euro incluse stazioni, materiale rotabile, collegamenti con ferrovia e assi di forza.

L’impianto, secondo lo studio preliminare, sarebbe in grado di portare 4.500 persone all’ora. Dal capolinea a valle, collegato alla nuova fermata di Trenitalia, si salirà per 96 metri di dislivello, più di un chilometro di lunghezza lineare, ma comunque per un tempo molto breve: 2 minuti e 40 per giungere in cima alla collina. Dalla zona di scambio delle vetture si procederà in sotterranea fino alla stazione di monte per non interferire con le nuove costruzioni in programma nel parco tecnologico. Così, tra l’altro, la funicolare non correrebbe il rischio di fermarsi in caso di condizioni meteorologiche avverse (vento forte).
Ultima voce di spesa, quella legata al potenziamento generale della metropolitana. In previsione dell’estensione a San Martino e soprattutto dello Skymetro in Valbisagno, il sistema attuale arriverebbe a totale saturazione. In particolare servirebbe un nuovo deposito (una delle ipotesi per realizzarlo è la zona di Terralba) per il ricovero dei treni, ma anche sistemi di automazione e segnalamento, sostituzione di sottostazioni e cabine elettriche, rinnovo del parco veicolare con 7 ulteriori treni in sostituzione di quelli più vecchi. Per tutto questo l’amministrazione chiede un’altra carrellata di soldi, oltre 251 milioni di euro in tutto.
Richieste che, se accolte, farebbero pressoché raddoppiare il tesoretto già in pancia al Comune di Genova per infrastrutture di trasporto pubblico. Al momento – oltre a quasi 300 milioni per i prolungamenti della metropolitana in costruzione, Martinez e Canepari, e completamento della stazione di Corvetto – ci sono oltre 500 milioni per il progetto degli assi di forza (comprese le nuove rimesse) e 398 milioni per lo Skymetro in Valbisagno, soldi che tuttavia non basteranno per arrivare a Molassana e dovranno essere integrati con nuove risorse se l’iter dell’opera riuscirà a superare tutti gli ostacoli.