Il commento

Media Valbisagno, all’asilo Coccinella a rischio una sezione. Opposizioni all’attacco: “Stop alla logica dei numeri”

"Proponiamo di trasformare la sezione part-time primavera in una sezione full-time, per rispondere in modo più efficace alle esigenze delle famiglie e garantire la continuità e la qualità del servizio educativo”

asilo coccinella

Genova. Una sezione dell’asilo comunale Coccinella di Prato, in Val Bisagno, sarebbe a rischio chiusura. Questo è quanto emerso a seguito di una interrogazione presentata nel Consiglio Municipale da parte delle opposizioni: secondo quanto riportato, infatti, la decisione sarà presa dopo le iscrizioni la cui chiusura è prevista per il 10 febbraio.

“Non si può subordinare un servizio educativo così essenziale a una mera questione di numeri. L’educazione nella fascia 0-6 anni è una priorità per la comunità e richiede una visione strategica che metta al centro i bisogni delle famiglie e il diritto dei bambini a un’offerta educativa di qualità – commentano i consiglieri D’Avolio (Valbisagno Insieme) e Passadore (Partito Democratico) – La logica della chiusura non può essere accettata come soluzione. Occorre invece lavorare per potenziare e valorizzare l’offerta esistente, mantenendo alta l’attenzione sul ruolo fondamentale che questi servizi svolgono per il nostro territorio.”

“Per affrontare in modo costruttivo le eventuali criticità, viene proposta una rimodulazione del servizio – prosegiono i consiglieri – Proponiamo di trasformare la sezione part-time primavera in una sezione full-time, per rispondere in modo più efficace alle esigenze delle famiglie e garantire la continuità e la qualità del servizio educativo.”

“L’approccio dell’amministrazione di centrodestra, concentrato esclusivamente sui numeri e sul risparmio, è sbagliato e miope – conclude la nota – Continuare a trattare i servizi educativi come un costo da tagliare, invece che come un investimento sul futuro della comunità, è la chiara dimostrazione di una visione politica priva di attenzione per i bisogni reali delle famiglie. Servono politiche coraggiose e lungimiranti, non decisioni che penalizzano i cittadini e impoveriscono il territorio.”

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