Il caso

Marinella, il Comune cerca nuovi investitori per terminare i lavori. La diga soffolta si farà nel 2027

Le opposizioni sul piede di guerra: "Serve chiarezza su come è stata gestita questa concessione. Per fare rigenerazione urbana non bastano annunci e tagli dei nastri"

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Genova. “Ad oggi le possibilità sono quelle di trovare un soggetto disposto ad un subingresso nella concessione oppure a rilevare le quote della società in liquidazione per portare nelle sue casse le risorse necessarie per proseguire. Per questo motivo l’amministrazione comunale inizierà a trovare nuovi investitori interessati”.

Con queste parole l’assessore all’Urbanista Mario Mascia ha risposto durante il Consiglio comunale odierno alle interrogazioni a risposta immediata arrivate dalle opposizioni sul tema della Marinella di Nervi, la cui società ad oggi titolare della concessione è stata posta in liquidazione giudiziale a causa di insolvenza, come anticipato da Genova24 la scorsa settimana.

La notizia della sentenza del Tribunale di Genova ha scatenato uno tsunami di polemiche per una partita, quella della rinascita Marinella, che averebbe dovuto portare alla costruzione di un bar e ristorante – che per qualche mese in realtà sono stati operativi – e di un albergo a quattro stelle con tanto di spa con affaccio sul mare. “I lavori sono praticamente ultimati – ha detto Mascia – manca solo la parte appunto dedicata al centro benessere che deve essere completato. Ad oggi la concessione provvisoria ha scadenza al 31 dicembre 2025, concessione che era stata rilasciata appunto per consentire l’apertura di bar e ristorante”. Ne consegue che chi eventualmente subentrerà entro quella data dovrà portare a termine i lavori lasciati in sospesa “pena la decadenza ai sensi di legge”. In caso contrario, la procedura concessoria dovrà ripartire da zero.

Nel frattempo va avanti – piano – la pratica che riguarda la diga soffolta, il progetto di difesa costiera pensato per mettere a riparo lo storico e iconico edificio dalle mareggiate. Ad oggi il progetto è stato inserito nel piano triennale dei lavori pubblici e i lavori sono previsti nel 2027, in affidamento ad Aster, per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro, a carico dell’amministrazione civica.

La risposta dell’assessore non ha però soddisfatto i consiglieri di opposizione che hanno rintuzzato la giunta comunale. “La situazione della Marinella fa il paio con lo scempio del nuovo porticciolo di Nervi, dove le alghe hanno sfrattato turisti e residenti, la cementificazione dell’area Campostano, l’abbandono dei Parchi di Nervi dopo Euroflora – risponde Fabio Ceraudo, M5s, che a inizio del suo intervento ha intonato la celebre canzone di De Andrè, ricevendo il richiamo da parte della presidenza del Consiglio – Tutte cose che un tempo annunciate in pompa magna oggi sono diventate un chiaro segno del fallimento della vostra amministrazione“.

“Avevamo chiesto chiarezza anche sulle scelte legate alla concessione e sull’abbassamento del canone, ma anche oggi non sono arrivate risposte – ha rimarcato Francesca Ghio, Avs – La Marinella resta chiusa e non sappiamo per quanto. Noi avremmo altre idee per la rigenerazione della città, che non può di certo aspettare la costruzione di una spa per vedersi dare il giusto valore”.

“Oggi avremmo voluto avere risposte sugli aspetti specifici dell’amministrazione comunale come appunto il tema della concessione – ha infine concluso Cristina Lodi, Azione – Ecco perchè forse l’ex sindaco Bucci voleva demolirla. E meno male che qualcuno l’ha fermato. Fare rigenerazione urbana, annunci a parte, è una cosa complessa da gestire e bisogna essere all’altezza“.

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