Botta e risposta

Iren, il Pd accusa: “Rinnovo del cda sotto elezioni”. Bucci: “Rosicano e non sanno come funziona”

Natale e D'Angelo: "Ancora una volta si è deciso di penalizzare Genova e la Liguria". La replica del governatore: "Abbiamo un'importanza strategica enorme, vengano a vedere la nuova sede"

iren

Genova. “L’assemblea dei soci di Iren per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione si terrà il 24 aprile prossimo proprio pochi giorni prima del voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Genova, ma Piciocchi si è guardato bene di chiedere ai propri colleghi sindaci di posticipare a dopo il voto la nomina. Lo scorso anno, nel momento della nomina del nuovo amministratore delegato, si era aspettato, giustamente, che Reggio Emilia andasse al voto”.

A sollevare la questione in un comunicato sono Davide Natale e Simone D’Angelo, rispettivamente segretario regionale e metropolitano del Pd. Gli attuali vertici – Luca Dal Fabbro presidente, Moris Ferretti vicepresidente e Gianluca Bufo amministratore delegato, con gli attuali assetti e funzioni aziendali – sono stati confermati ieri dai sindaci di Genova, Torino e Reggio Emilia in vista dell’assemblea.

“Questione di stile che si traduce anche in sostanza – rimarcano i dem – perché ancora una volta, a nostro parere, si è deciso di penalizzare Genova e la Liguria. Anche in questo noi saremo la discontinuità: noi chiederemo che le deleghe previste originariamente dai patti parasociali (personale, finanza e relazioni con gli investitori) ritornino in capo all’amministratore delegato espressione di Genova”.

“Bucci, pur di avere Signorini come amministratore delegato, aveva concesso che alcune deleghe strategiche fossero assegnate al presidente e al suo vice – accusano Natale e D’Angelo -. Genova, pur essendo il socio principale, riveste sempre minor importanza nella gestione aziendale. Procedere alla nomina rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini genovesi chiamati a rinnovare i propri amministratori e conclama la debolezza di Bucci prima e di Piciocchi dopo. Quanto accaduto in Iren rappresenta il loro modo di fare politica e di amministrare le istituzioni”.

Il Pd rosica – è la replica di Bucci a margine del punto stampa dopo la seduta di giunta -. Prima di tutto non sa che un’azienda che va sul mercato pubblico, cioè sotto la Consob, non può ritardare le nomine degli amministratori perché ci sono le elezioni. Qualcuno gliele deve spiegare queste cose. Secondo punto, Genova ha un’importanza strategica enorme. Basta vedere il numero degli investimenti, il numero delle persone assunte e la nuova sede. Portate il Partito Democratico a visitare la nuova sede, se hanno mai visto una cosa di questo tipo. Magari vedono il panorama del mare, non so se ho reso l’idea.

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