Genova. Cesare Crovetto, morto ieri a 16 anni mentre percorreva in moto via Cadighiara nel quartiere di Borgoratti, è la seconda vittima della strada del 2025 a Genova e la terza nella città metropolitana. Un dato drammaticamente in linea con quello dell’ultimo anno: nel 2024 sono stati 11 gli incidenti mortali in città, uno in meno rispetto al 2023 ma ancora molto lontani dall’obiettivo zero. Nel 2023 (ultimo dato ufficiale Istat) sono stati 21 in tutta la provincia.
Solo pochi giorni fa, sabato sera, un’altra tragedia si consumava sulle strade di Serra Riccò, tra Sant’Olcese e Busalletta: l’auto guidata dal 21enne Pavel Garbarino ha centrato lo scooter della 35enne Barbara Wojcik, uccidendola sul colpo. Un evento che ha spezzato entrambe le vite: il giovane, resosi conto di quello che era successo, ha preso un taglierino da un borsone da lavoro e si è reciso la gola con un taglio netto.
Il 15 gennaio a trovare la morte su una strada era stato il 58enne Alessandro Novelli: mentre saliva in scooter lungo via Paleocapa, nel quartiere genovese di Oregina, è andato contro un’auto che procedeva in discesa. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo.
In almeno un caso è stata determinante l’elevata velocità, quello di Serra Riccò: la Jeep di Garbarino ha completamente invaso la corsia opposta distruggendo il Kymco della vittima, senza nemmeno lasciare un segno di frenata. Il giovane aveva appena avuto indietro la patente che gli era stata ritirata a causa di un’incidente non grave alla guida di un mezzo aziendale. Dall’autopsia non sarebbero emerse anomalie tali da far supporre che fosse alterato o che possa aver avuto un malore.
La dinamica del tragico schianto di Borgoratti è ancora al vaglio della polizia locale. Il ragazzo, in sella alla sua moto enduro, una Yamaha YZ 125, avrebbe perso il controllo in curva andandosi a schiantare direttamente contro il fuoristrada che procedeva in discesa. La velocità eccessiva è ovviamente una delle ipotesi in valutazione. Al volante dell’auto, che seguiva la propria corsia, c’era una donna di 74 anni, portata all’ospedale in stato di choc: ha detto di non essere riuscita a evitare l’impatto.
Dagli approfondimenti sull’incidente di via Paleocapa, invece, non sono emersi elementi chiari. L’urto, secondo quanto accertato, è avvenuto lateralmente. All’origine potrebbe esserci stato un malore subito da Novelli o forse una sua manovra azzardata.
A prescindere dalle dinamiche, restano quattro vite che non torneranno più indietro. Quella di Cesare Crovetto, studente del liceo Pertini, che amava i motori e si fotografava spesso in tuta e casco integrale: cinque anni fa piangeva la morte del padre, ieri ha lasciato sua madre, un fratello e una sorella. Quella di Barbara Wojcik, madre di un figlio di 13 anni, impiegata di un’azienda dolciaria e punto di riferimento del circolo Vicomorasso e di altre associazioni: domani l’ultimo saluto a Sant’Olcese. Quella di Pavel Garbarino, da poco dipendente di Aster, che amava la velocità tanto da scrivere un e-book sul tema, fino al gesto irreversibile di sabato sera. E quella di Alessandro Novelli, radioamatore e appassionato di meteo, sposato con figli.