Genova. Si chiamava Cesare Crovetto il ragazzo di appena 16 anni morto nel pomeriggio di oggi, mercoledì 26 febbraio, in un incidente stradale in via Cadighiara, nel quartiere di Borgoratti, a Genova.
Il giovane stava viaggiando a bordo della sua motocicletta in direzione monte quando, per motivi da chiarire, ne ha perso il controllo, in curva, ed è andato a finire contro un’auto – una jeep – che viaggiava in senso opposto. Erano le 16 circa. Per la donna alla guida dell’auto, sotto shock, neppure un graffio. Per Cesare Crovetto invece non c’è stato nulla da fare.
I soccorsi del 118 e la Croce Verde sono arrivati quasi subito sul posto e hanno tentato di rianimare il ragazzino, ma Cesare era morto sul colpo. Nel giro di pochi istanti nella zona dello schianto, vicino a piazza Rotonda, si sono riuniti decine di giovanissimi, sconvolti da quanto accaduto. Mentre la polizia locale era impegnata nei rilievi, sono giunti anche i familiari di Cesare Crovetto.
La procura di Genova ha aperto un’inchiesta e che molto probabilmente la donna alla guida della jeep sarà indagata come atto dovuto ma dalla dinamica non sembrerebbero emergere responsabilità. Il pm titolare delle indagini è Federico Panichi.
Una storia triste quella della famiglia Crovetto. Il padre di Cesare, Andrea Crovetto, noto veterinario attivo anche presso la clinica della Foce, era scomparso prematuramente nel 2018 quando il figlio Cesare aveva appena 9 anni, terzo di tre fratelli (due maschi e una femmina). Cesare Crovetto viveva con la famiglia nel quartiere di Albaro.
Qui Cesare passava i pomeriggi a prendersi cura della sua Yamaha YZ 125 blu elettrico, una moto sportiva iconica per gli appassionati, come lui. La tirava a lucido, si vestiva da competizione e postava le foto di se stesso con casco integrale e tuta sui social, condividendo la passione con altri amici e coetanei. Oggi suona macabra, in particolare, la foto di un cartello con scritto “Trovi ciò per cui sei disposto a morire e vivi per quello” e subito dopo l’immagine di lui in sella alla moto.