Genova. L’ex presidente della Liguria Giovanni Toti ha iniziato oggi, martedì 18 febbraio, i lavori socialmente utili alla Lega Italiana Lotta Tumori (Lilt), con cui sconterà la pena patteggiata nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria.
L’ex governatore aveva patteggiato una pena a due anni e tre mesi, convertita in 1.620 ore di lavori socialmente utili da svolgere per comunicazione, segretaria e relazioni col pubblico nella sede della Lilt in via Bosco. Nello specifico, dovrà “assistere i pazienti oncologici che usufruiscono dei servizi della Lilt mediante attività di segreteria, archiviazione dati, invio di documentazione, attività di front office, accoglienza, refertazione dei prelievi e invio degli stessi al laboratorio di analisi, invio degli esiti ai pazienti, cali e recali per promuovere la corretta cadenza delle visite di screening”.
Il procedimento si è chiuso a sette mesi dall’arresto ai domiciliari di Toti, con la ratifica da parte del gip Matteo Buffoni a dicembre. L’accusa per lui era di corruzione per l’esercizio della propria funzione e finanziamento illecito ai partiti. Oltre a Giovanni Toti hanno patteggiato anche l’ex presidente dell’autorità portuale, Paolo Emilio Signorini, a tre anni, cinque mesi e 28 giorni di reclusione, e l’imprenditore portuale Aldo Spinelli, a tre anni e tre mesi.
Toti, lo ricordiamo, era stato arrestato il 7 maggio del 2024 insieme con Signorini e Spinelli. La procura aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato, ma la richiesta di patteggiamento ha messo la parola fine alla vicenda giudiziaria. Per Toti con il patteggiamento scatta anche la legge Severino, che impedisce possa ricandidarsi per almeno sei anni.
Al termine della prima giornata di lavoro, intorno alle 18, l’ex presidente della Regione Liguria si è soffermato brevemente con i cronisti che oggi hanno provato a intercettarlo nella sede dell’associazione. “E’ andata come doveva andare – risponde Toti a chi gli chiede un commento su questo primo giorno –
Sono tutti molto carini, fanno un lavoro eccezionale e anche per questo mi pare giusto proteggere la loro attività parlandone il meno possibile. Abbiamo lavorato insieme, ho preso contezza del lavoro di questi ultimi anni e ho parlato a lungo con il presidente Sala che conosco da molto tempo e credo che si possa fare un ottimo lavoro”. Per il momento Toti farà un lavoro d’ufficio, il giudice Buffoni nella sentenza di patteggiamento ha disposto per lui “dopo un paio di mesi quando il clamore mediato sarà scemato” anche un’attività di accompagnamento dei pazienti nei vari reparti oncologici. Ma appunto oggi è solo il primo giorno: “Siamo partiti da quello che è il principale know-how, per il momento questo è e c’è anche tanto lavoro da fare”.