Genova. Arrivano le richieste di dimissioni per Stefano Giordano, il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che ieri ha mandato su tutte le furie la maggioranza con una frase pronunciata in aula: “Al centrodestra piace bruciare, sembra di essere tornati ai periodi bui della seconda guerra mondiale“. Si parlava di rifiuti, ma l’allusione ha richiamato alla mente i lager nazisti e ha fatto scoppiare il caos. Il presidente Marco Bucci aveva chiesto alle segreterie nazionali dei partiti d’opposizione (e in particolare a Giuseppe Conte) una presa di distanza che al momento non è arrivata. E si era limitato a “consigliare” le dimissioni a Giordano (che si è autosospeso per la seduta, dopo le scuse pubbliche) mentre il centrodestra oggi le invoca esplicitamente.
“Noi ricordiamo ancora molto bene le gogne mediatiche, gli ingiustificati attacchi e le infondate accuse rivolte in passato a consiglieri di centrodestra da parte delle sinistre, che ne avevano chiesto con veemenza le dimissioni. Ora noi chiediamo che il consigliere regionale del M5s Stefano Giordano si dimetta e respingiamo al mittente, cioè il Pd, le inaccettabili accuse di strumentalizzazione su un fatto che è oggettivamente gravissimo – dichiarano in una nota i consiglieri regionali della Lega -. Non è soltanto una questione di correttezza, come ha giustamente puntualizzato in aula il presidente Marco Bucci, ma è doveroso che il capogruppo pentastellato si dimetta perché ha dimostrato, ancora una volta, di essere inadeguato per un’autorevole assise come la nostra. Anche perché, poche ore dopo le formali scuse per la sua offensiva e vergognosa frase, l’esponente del partito di Giuseppe Conte ha rincarato la dose sui media scagliandosi in modo scomposto e di nuovo offensivo contro la maggioranza che governa il Paese”.
Infatti, nel comunicato stampa inviato a consiglio regionale concluso, Giordano non si è limitato alle scuse: “Non accetto lezioni dalla destra che brucia i soldi dei contribuenti con canili di lusso in Albania o manda sistematicamente in fumo la credibilità degli italiani nel mondo rilasciando un torturatore e stupratore di bambini”, ha scritto.
Pure Forza Italia chiede la testa del consigliere pentastellato: “Le scuse non bastano. Giordano non può continuare a ricoprire un ruolo istituzionale dopo un simile scempio: le sue dimissioni sono l’unica risposta accettabile. Ma il vero scandalo è l’atteggiamento di chi, nel centrosinistra, sceglie di restare in silenzio, fingendo che nulla sia accaduto. Forza Italia ribadisce la richiesta di dimissioni immediate di Giordano e chiede ai leader del Movimento 5 Stelle, del Partito Democratico e della sinistra tutta di rompere questo silenzio complice. Perché, davanti a un attacco così indegno, chi non si dissocia, approva“. “Non sorprende la deriva di Conte e del Movimento Cinque Stelle, sempre pronto a scatenare polemiche con toni indegni e irresponsabili. Ma ciò che è ancor più grave è il silenzio assordante del Partito Democratico, che ancora una volta dimostra una totale incoerenza morale e politica. Quando ad essere colpiti sono gli avversari, la sinistra tace, dimostrando una complicità vergognosa”, commenta il deputato Roberto Bagnasco.
“Il silenzio dei Cinque Stelle sul caso Giordano fa rumore – aggiunge Matteo Rosso, deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia -. Soprattutto perché parliamo di una forza politica abituata ad emettere sentenze ancor prima del processo, che invece ora tace di fronte al fatto compiuto. Non prendere le distanze in modo chiaro e netto da tale affermazione significherebbe condividere quelle parole. Oltre al fatto che metterebbe a nudo tutta l’ipocrisia moralizzatrice non solo del M5s, ma di tutta la sinistra che non prende le distanze per timore di rendere ancor più precario il loro finto equilibrio interno”.
“Non vogliamo perdere la speranza che la sinistra prenda le distanze dal consigliere Stefano Giordano – intervengono Matteo Campora e Giovanni Boitano, capigruppo di Vince Liguria e Orgoglio Liguria -. Pur se a livello nazionale ancora tutto tace, vogliamo credere che ci sia una presa di coscienza di quanto accaduto ieri mattina in consiglio regionale. I leader di forze politiche che si riconoscono nei valori delle istituzioni e del rispetto reciproco sapranno intervenire per sottolineare come certe affermazioni siano inaccettabili. Ne siamo convinti e crediamo che un simile intervento sia necessario anche alla luce delle posizioni che il centrosinistra genovese pare non riuscire a prendere. Restiamo infatti stupiti che, dopo essere rimasto silente in aula tutto il tempo, Andrea Orlando ieri abbia a fine giornata ritenuto di mistificare la realtà, di stravolgere i fatti. Anziché condannare chi ha paragonato il termovalorizzatore ai forni crematori e il centrodestra ai nazisti, è arrivato a invitare la sua coalizione non cadere nelle provocazioni di Bucci, a stigmatizzare l’aggressività del presidente della Regione nei confronti del consiglio regionale. Questa posizione a mente fredda fa temere che, secondo la visione della sinistra, le parole di Stefano Giordano non siano gravi e il vero colpevole sia il centrodestra che non le ha accettate”.