Genova. Non c’è ancora una data certa per la riapertura della statale 35 dei Giovi, chiusa dal 28 gennaio corso per una frana caduta tra Busalla e Mignanego.
Il sindaco di Mignanego, Michele Malfatti, a dieci giorni dall’accaduto e con la viabilità in tilt ha nuovamente sollecitato Anas per avere informazioni e tempi, anche indicativi, sulla riapertura della strada, mettendo in copia anche la prefetto di Genova, Cinzia Torraco, e l’assessore regionale alle infrastrutture e viabilità, Giacomo Giampedrone.
“Dal punto di vista operativo ci è stato comunicato per le vie brevi che nel corso della giornata di venerdì dovrebbero completare la rimozione della terra accumulata sulla sede stradale e procedere, meteo permettendo, alla pulizia della cunetta invasa dai detriti e al posizionamento dei blocchi di cemento necessari per la messa in sicurezza della viabilità – ha comunque fatto sapere Malfatti – Seguirà quindi l’indispensabile pulizia della sede stradale, attualmente coperta da uno strato di fango che non è possibile rimuovere con i mezzi operativi”.
Che la situazione fosse complessa e i tempi lunghi lo aveva d’altronde sottolineato lo stesso sindaco all’indomani dal sopralluogo dei tecnici Anas: decine i metri cubi di detriti scesi a valle, che uniti all’acclività del pendio e alla pioggia continua hanno reso difficile procedere con la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità. A oggi però Anas non ha comunicato neppure indicativamente quando la statale potrà essere riaperta, e tra i residenti della Valle Scrivia sale l’esasperazione.