Genova. La vittoria di Settembre per le Nuove Proposte, il premio alla carriera a Iva Zanicchi, l’esibizione dei Duran Duran, il genovese Olly tra i primi cinque cantanti della classifica parziale dopo una standing ovation. Sono stati questi gli “highlight” della terza serata del Festival di Sanremo, in scena all’Ariston mercoledì 13 febbraio.
Olly conquista l’Ariston
Al termine di una serata in cui Carlo Conti ha co-condotto con un tris di donne, Mirian Leone, Elettra Lamborghi e Katia Follesa, nella top five c’erano appunto Olly, che con la sua Balorda Nostalgia ha fatto alzare in piedi l’Ariston, e poi Brunori Sas, Coma_Cose, Irama e Francesco Gabbani. Emozionantissimo, Olly ha poi condiviso il momento su Instagram: “È roba da matti”, ha scritto.
Visualizza questo post su Instagram
I Duran Duran sul palco con Victoria dei Maneskin
Leitmotiv della serata, gli anni Ottanta. Merito in gran parte dei Duran Duran, tornati sul palco dell’Ariston a 40 anni dalla prima esibizione. La band, che ha invitato Victoria dei Maneskin a suonare, si è esibita in un medley dei più grandi successi, Wild Boys compresa. Teatro scatenato dopo un inizio più delicato e tradizionale affidato a Edoardo Bennato, la cui vita è raccontata in Sono Solo Canzonette, il documentario di Stefano Salvati presentato da Rai Documentari e Daimon Film, in arrivo il 19 febbraio in prima serata su Rai1.
Sul palco sono saluti anche i ragazzi del Teatro Patologico, il progetto fondato dall’attore e regista Dario D’Ambrosi, che ha come obiettivo trasformare la disabilità in risorsa
Katia Follesa e il bacio a Simon Le Bon
Altra protagonista della serata è stata Katia Follesa. La comica è arrivata all’Ariston portando la quota ironia e verve, cercando di mettere pepe a un festival che, sino a oggi, è andato avanti scandito a ritmo marziale da Conti. Prima prova a scendere le scale con il bob: “Se devo morire mi devo divertire”, poi lancia una stoccata al direttore artistico proprio sulla sua rapidità: “Fai così anche con tua moglie? Dai, che ho tre secondi”. Infine la chiosa: “Prometto che non canterò, non ballerò e non devolverò il cachet in beneficenza, sono una ragazza madre io”. Quando i Duran Duran sono arrivati sul palco, Follesa è comparsa dalla platea vestita da sposa, una citazione del film ‘Sposerò Simon Le Bon’. E l’iconico cantante le ha scoccato l’ambito bacio.
Visualizza questo post su Instagram
Il premio alla carriera a Iva Zanicchi
Momento da ricordare anche l’arrivo di Iva Zanicchi, 85 anni, sul palco per ritirare il premio alla Carriera: “Meglio da viva che da morta!”, ha scemato l’aquila di Ligonchio, esibendosi in un medley dei suoi più grandi successi.
Venerdì la serata cover
A fine serata l’annuncio della vittoria di Settembre tra le Nuove Proposte, poi l’appuntamento a venerdì, serata delle cover: non inciderà sulla classifica ma è tra le più attese, soprattutto quest’anno in cui il Festival sembra procedere come una macchina ben oliata, ma senza brio né spontaneità.