Genova. Nella sala di villa Migone dove avvenne la firma della resa da parte di un intero contingente tedesco alle forze della Resistenza, sono in diversi a commuoversi. Anche il direttore Davide Livermore ha gli occhi lucidi per la presentazione di D’ORO. Il sesto senso partigiano, progetto del Teatro Nazionale di Genova in occasione degli 80 anni dalla Liberazione. Allo spettacolo che rappresenta il culmine di questi due mesi di iniziative assisterà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 25 aprile, a testimonianza dell’importanza dell’iniziativa: un modo per ricordare e mettere dei punti fermi attraverso la storia di uomini e donne che rischiarono almeno una volta la loro vita e le cui storie sono raccolte da Laura Gnocchi e Gad Lerner nel volume Noi partigiani.
D’Oro non è solo uno spettacolo teatrale, ma a marzo e aprile porterà le storie e la Costituzione in tutta la città, nelle scuole, in carcere in un progetto di grande statura civile.
A sostegno e guida del progetto è stato creato appositamente un comitato d’onore composto da figure di prestigio e chiara fama: la senatrice a vita della Repubblica ltaliana Liliana Segre, il costituzionalista Augusto Antonio Barbera, il Presidente del’Anpi Gianfranco Pagliarulo, il presidente dell’Istituto Parri Paolo Corsini, e lo storico Giovanni De Luna.
Proprio Giovanni De Luna, professore emerito di Storia Contemporanea dell’Università di Torino mette in chiaro una cosa che deve essere il punto di partenza per rinsaldare quel filo del tramandare un certo tipo di valori alle nuove generazioni: “La Resistenza non fu solo un atto di libertà ma anche dì disobbedienza e non era facile dopo 20 anni di gerarchia e disciplina. Non era facile per esempio decidere di dire di no all’arruolamento nella Rsi, dire no all’esercito più potente mai schierato, la Wehrmacht. Fu un atto di riappropriazione propria libertà individuale. La Resistenza fu il recupero della sovranità individuale. Quella collettiva arrivò dopo. Fu l’ebbrezza di ritrovare se stessi dopo 20 anni di cieca obbedienza. I partigiani, ricordiamolo, furono una minoranza”.
La regista dello spettacolo che andrà in scena il 25 (ore 20.30) e il 27 aprile (0re 18), Giorgina Pi, aggiunge: “Sento forte il privilegio di poter lavorare sul materiale raccolto da Laura e Gad. Credo che quello che stiamo facendo debba essere un dovere di molti artisti e intellettuali: rendere, in un sistema magico, la memoria di nuovo vita e usare le piccole grandi capacità esclusive del teatro per restituire qualcosa di importante a chi assiste e fare in modo che possa riaccendere un fuoco di resistenza. Sono materiali straordinari e quello che è stato davvero difficile è la selezione. Sono storie di persone giovani che senza esitazione hanno pensato che pace e libertà dovessero essere per tutti e per tutte. Al posto di credere, obbedire, combattere scrivevano capire, sapere, pensare”.
“La Resistenza fu lo scatto ribelle di un popolo oppresso, teso alla conquista della sua liberta”. Livermore cita Aldo Moro, dal discorso tenuto a Bari il 21 dicembre 1975, in occasione del Trentennale della Liberazione: “Il 25 aprile è la Festa della nostra democrazia. Celebrare la Liberazione dal nazi-fascismo deve essere fonte inesauribile di ispirazione e forza morale. A partire dalle parole di Aldo Moro di cinquanta anni fa, vorrei che in ogni cittadino e in ogni politico si manifestasse quotidianamente l’impegno che noi celebriamo il 25 aprile come lotta a tutti i fascismi, a tutte le discriminazioni, disuguaglianze, forme di oppressione. Con questo progetto di arte e partecipazione sociale vogliamo dare nuovo slancio, verso forme di condivisione come fecero i partigiani di ottant’anni fa che unirono tutte le classi sociali e i loro ‘credo’ politici e religiosi per liberare I’ltalia. “Quella storia di Resistenza – per citare Laura Gnocchi e Gad Lerner – ha cambiato la Storia e ha dato inizio a una nuova epoca”.
In scena un gruppo di attori come Monica Demuru, Valentino Mannias (premio Ubu 2024, miglior attore\performer under 35), Francesco Patané e Aurora Peres. Insieme agli attori professionisti si sta formando in queste ultime settimane un “coro” nato da una call pubblica in questi mesi: “Abbiamo lanciato una chiamata per nuovi partigiani e partigiane − spiega Pi − le risposte sono state la fotografia di questo tempo. Arrivano da tutto il mondo: tanti giovani, liceali, universitari, studenti del conservatorio, diversi arrivano da Sampierdarena”.
L’obiettivo è formare un gruppo ampio, che sarà invitato a partecipare ad alcuni incontri. Una parte di esso parteciperà in modo attivo allo spettacolo declamando gli articoli della Costituzione.
Il progetto Noi Partigiani
Laura Gnocchi, presente insieme a Gad Lerner, spiega: “L’intenzione iniziale era di intervistare partigiani e partigiane grazie alla collaborazione con l’Anpi da 450 interviste siamo arrivati a 900. Da un po’ di tempo abbiamo anche raccolto interviste che arrivano dagli archivi perché l’anagrafe è implacabile anche se venerdì scorso ho intervistato un uomo di 103 anni e una donna centenaria. È un’esperienza umana straordinaria, abbiamo visitato più tinelli che castelli e superato la ritrosia delle donne che minimizzavano il loro apporto Per noi se hai rischiato la vita hai diritto a dare la tua testimonianza. Successivamente abbiamo aggiunto la resistenza civile di chi si è occupato di chi era scosso dopo l’8 settembre, ma anche la Resistenza degli internati militari”.
Il progetto Noi Partigiani è iniziato nel 2019 e confluito in una sorta di romanzo collettivo, uscito per Feltrinelli nel 2022 e, poi, nell’omonimo portale on line.
“Mi sono emozionato a stringere la riproduzione fotostatica del documento di resa − aggiunge Gad Lerner − nel comma 2 sono citati i partigiani, è l’unico caso esistente. Spero che Mirella Alloisio, giovane segretaria del Cnl Liguria che oggi vive a Perugia, venga a vedere lo spettacolo. Questo lavoro è un atto di riconoscenza, la trasmissione di un codice di comportamento in cui il denominatore comune è proprio il sesto senso partigiano che si attiva quando si sente chi ha disprezzo per le donne , per gli omosessuali, chi fa ironia sulla cultura, chi ha elevato il turpiloquio a linguaggio della politica”.
Il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo ricorda come alcuni esponenti del mondo intellettuale e dell’arte pagarono caro il fatto di non aderire al giuramento di fedeltà al regime come i 12 docenti universitari nel 1931, anno in cui Arturo Toscanini fu aggredito dagli squadristi e preferì espatriare, ma anche come la Scala di Milano nel 1946 ospitò il concerto per la Liberazione: “Questa è una simbolica continuazione della tradizione antifascista, è indispensabile che giunga questo messaggio”.
Gli incontri di avvicinamento
Dal prossimo 10 marzo al via il percorso di incontri, pensati come tappe di avvicinamento alla giornata dell’Ottantesimo anniversario: dal 10 marzo al 25 aprile appuntamenti sul tema della storia rivolti soprattutto ai giovani studenti e studentesse tra licei, scuole superiori e Università, un ulteriore segno di trasmissione e partecipazione nel segno condiviso di creare comunita, attraverso azioni concrete e storie da non dimenticare.
La coordinatrice Raffaella Rocca spiega: “Abbiamo ascoltato l’invito del comitato d’onore: parlare ai ragazzi. Il filo che tramanda i valori della Resistenza si è indebolito. Non ancora spezzato, ma abbiamo capito che non si autorigenera. Bisogna portare il racconto nelle scuole e lo faremo attraverso la memoria dei figli di partigiani. Figli che preso incarico del racconto solo leggendo negli occhi dei loro padri e madri tutto quello che c’era da dire. Tra essi lo scrittore Maurizio Maggiani, l’attore Massimo Ghini, la figlia dello scrittore Beppe Fenoglio e molti altri.
Gli incontri saranno nelle scuole (Liceo Scientifico Cassini, l’Istituto Nautico, Liceo Classico D’Oria, Istituto Firpo Buonarroti, Liceo Artistico Klee Barabino o l’Università di Genova — Facoltà di Lettere in Darsena e Aula Magna) ma anche a Palazzo Ducale, nel carcere di Marassi, nella libreria Feltrinelli.
Tra i relatori gli stessi Laura Gnocchi e Gad Lerner, studiosi e autorevoli personalità come il costituzionalista Augusto Antonio Barbera, il presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri Paolo Corsini, Il Presidente Nazionale del’Anpi Gianfranco Pagliarulo, lo storico Giovanni De Luna, lo storico dell’arte Giacomo Montanari, il saggista Marco Revelli e Margherita Fenoglio, figlia dello scrittore e presidente della Fondazione Fenoglio. Gli incontri avranno formati diversi, dalla lectio ai dialoghi con il contributo di figure come Massimo Ghini, Lella Costa, Giorgina Pi, giornalisti e scrittori come Michele Brambilla, Mario Paternostro, Maurizio Maggiani, Erica Manna, Massimo Minella.
Sono già in corso altri incontri in cui cittadini e cittadine di ogni eta “giovani, meno giovani, e diversamente giovani” daranno il loro personale contributo all’interno di alcuni appuntamenti-incursioni a cura di Mercedes Martini, che avverranno in forma di flash-mob e nel corso dello spettacolo, dalla platea del Teatro. Tassello dopo tassello, si comporra una sorta di “mosaico umano” per restituire racconti concreti del nostro Paese.
L’80° anniversario della Liberazione coincide anche con gli 80 anni di Coop Liguria da trent’anni al fianco del Teatro Nazionale di Genova e importante partner di questo progetto speciale.
Le date
La resistenza negli occhi di mio padre / 1
Lunedi 10 marzo ore 11 Liceo Scientifico Cassini
Maurizio Maggiani dialoga con il direttore del Secolo XIX Michele Brambilla
La resistenza negli occhi di mio padre /2
Venerdi 14 marzo ore 11 Istituto Nautico (presso auditorium Acquario di Genova)
Massimo Ghini dialoga con il giornalista di Repubblica Massimo Minnella
Fare memoria dell’altra resistenza. Gli internati militari in Germania
In collaborazione con l’Istituto Nazionale Ferruccio Parri
Martedi 25 marzo ore 10 Liceo Classico D’Oria
Lectio del professor Paolo Corsini, Presidente dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri
W il 25 aprile! 80 anni di manifestazioni e piazze
Mercoledi 26 marzo ore 17.45 Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio
in collaborazione con Palazzo Ducale — Fondazione per la cultura
Anteprima de La Storia in Piazza
Il Presidente Nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo dialoga con il giornalista Mario Paternostro
La liberazione delle donne
Giovedi 27 marzo ore 11 Istituto Firpo Buonarroti
Lella Costa e Marco Revelli dialogano con la giornalista di Repubblica Erica Manna
La resistenza nelle parole di mio padre, Beppe Fenoglio
Venerdi 28 marzo ore 11 Universita di Genova — Letteratura italiana contemporanea Aula Metelino, Darsena
Margherita Fenoglio dialoga con il professor Giovanni De Luna
Liberi di ricordare
Lunedi 7 aprile ore 15 Carcere di Marassi
Gad Lerner e Laura Gnocchi incontrano i detenuti
Le ragazze e i ragazzi della liberta
Lunedi 7 aprile ore 17.30 Libreria Feltrinelli di Genova
Incontro con Gad Lerner, Laura Gnocchi e Giorgina Pi
Arte è liberazione
Mercoledi 9 aprile ore 11 Liceo Artistico Klee Barabino
Lectio del Professor Giacomo Montanari
Il 25 aprile è la Costituzione
Aprile (data da definire) Aula Magna Universita di Genova
I Principi fondamentali
Lectio del professor Augusto Antonio Barbera