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Il nuovo depuratore di Cornigliano è realtà: ripulirà l’acqua di 250mila genovesi fotogallery

Dopo anni di attese e ritardi inaugurato l'impianto in area ex Ilva, investimento da 61,5 milioni. Entro sei mesi sarà a regime. Piciocchi: "Primo pensiero ai cittadini del quartiere"

Genova. Dopo anni di attese e rinvii è stato inaugurato oggi il nuovo depuratore di area centrale (Dac) di Genova, realizzato a Cornigliano nelle aree ex Ilva dal gruppo Iren, attraverso la società controllata lren Acqua. L’impianto è già in funzione dal 16 dicembre ed entrerà a regime entro sei mesi, sostituendo quello di Campi, per un totale di 15 milioni di metri cubi all’anno trattati.

Il nuovo impianto, realizzato con un investimento complessivo pari a circa 61,5 milioni di euro, avrà una capacità di trattamento delle acque reflue per una popolazione di 250mila abitanti equivalenti, cui corrisponde una portata di circa 50.000 metri cubi al giorno, con un incremento di capacità pari a quasi il 40% in più rispetto al precedente impianto situato a Campi.

L’intera filiera è organizzata su più linee per il trattamento delle acque e dei fanghi risultanti dalla depurazione, in modo da garantire le migliori condizioni di funzionamento, ridondanza ed elasticità. “Siamo riusciti a consumare poco suolo, con poco utilizzo di cemento – spiega l’amministratore delegato di Iren Gianluca Bufo -. Cosa cambia per il cittadino? Ciò viene utilizzato nelle nostre case avrà la garanzia di andare in maniera corretta a mare, quindi si guadagnerà in qualità delle acque. È un investimento ottimizzato”.

Dal punto di vista tecnico il nuovo depuratore, come tutti quelli realizzati da Iren negli ultimi anni nel territorio ligure, si caratterizza per l’utilizzo del sistema di ultra-filtrazione a membrane, la più innovativa modalità di filtrazione attualmente esistente, in grado di garantire l’abbattimento degli inquinanti con il raggiungimento di valori allo scarico di molto migliorativi rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente. Le caratteristiche dell’acqua depurata sono infatti da renderla idonea per il riutilizzo, oltre che nei processi dello stesso impianto, anche, ad esempio, per l’irrigazione, per la pulizia delle strade, per l’utilizzo antincendio o a servizio dell’industria. Il trattamento dei fanghi permette la produzione di biogas che, tramite cogenerazione, sviluppa calore ed energia a servizio dell’impianto. Un ulteriore affinamento del fango, tramite idrolisi termica, riduce ulteriormente il volume del materiale da smaltire.

In questo servizio siamo andati alla scoperta del funzionamento dell’impianto col project manager Claudio Casale, fino a vedere il risultato finale del processo, una brocca di acqua limpida “come quella del rubinetto”.

Dirette conseguenze dell’entrata in funzione del nuovo depuratore saranno la dismissione del fangodotto della Volpara, prevista nel 2027, e la riqualificazione dell’area di Campi occupata dal vecchio depuratore.

“Oggi aggiungiamo un altro tassello alla trasformazione e al rilancio di Cornigliano, sia in termini di servizi che di riqualificazione urbana – commenta Marco Bucci, presidente della Regione Liguria -. L’inaugurazione del nuovo depuratore rappresenta un passo avanti per la sostenibilità ambientale e per l’innovazione tecnologica, contribuendo alla valorizzazione di un quartiere storico in cui l’amministrazione ha investito con determinazione, mantenendo le promesse fatte. Ci eravamo impegnati a portare a termine quest’opera e oggi possiamo dire di aver raggiunto l’obiettivo”.

Il mio primo pensiero – aggiunge Pietro Piciocchi, vicesindaco reggente di Genova – va anzitutto ai cittadini di Cornigliano, una zona della città che in passato più di altri ha sofferto la dell’inquinamento, quindi credo che sia molto bello il fatto che oggi ci ritroviamo qui ad inaugurare un impianto che è un capolavoro di tecnologia, di modernità, che va nella direzione di una sempre più accentuata affermazione dell’economia circolare. Siamo qui per festeggiare un momento importante che restituisce qualità di vita a tutti i nostri cittadini e i benefici sono notevolissimi. Lo possiamo vedere anche da come è migliorata la qualità del mare della nostra città da un po’ di anni a questa parte, ovvero sia da quando si è iniziata un’attività di investimento così importante e significativa e sui depuratori”.

“Il nostro piano industriale 2024-2030 prevede per Genova e provincia circa un miliardo e mezzo di euro – continua Bufo -. Il grosso va nella parte di sistema idrico, circa mezzo miliardo, 300 milioni per l’efficienza energetica degli edifici della pubblica amministrazione, inoltre ci sono altri 300 milioni di euro sulle reti gas e poi altri investimenti sulle nostre altre linee di business”.

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