Genova. E’ solo questione di tempo, tra stasera o al massimo lunedì, per l’investitura ufficiale di Silvia Salis come candidata del centrosinistra alle amministrative di questa primavera. Nelle ultime 48 ore il nome della campionessa martellista, oggi numero due del Coni, ha ricevuto una serie di via libera, incontri interlocutori certo, ma positivi, da Avs a Linea Condivisa. E anche la base del Pd, con la riunione dei circoli che si è tenuta ieri sera nella sede della federazione in via XX Settembre, pur “spaesata” da un nome per i militanti del tutto sconosciuto, sembra disposta a digerirlo pur di uscire dal pantano delle ultime settimane. Resta da convincere il M5S, ma anche su questo fronte si sarebbero fatti importanti passi avanti.
Di una cosa tutti sono infatti consapevoli. Non c’è più tempo da perdere perché se è vero che il nome della 40enne genovese ha sparigliato le carte sorprendendo anche il centrodestra (come dimostrano le prime reazioni) e portando una ventata ‘aria fresca dopo settimane di guerriglia tra le varie correnti del Pd da cui era diventato impossibile uscire, d’altra parte Silvia Salis è conosciuta in ambito sportivo anche nazionale, ma non dalla gran parte dei cittadini genovesi (In questo articolo il profilo della candidata in pectore). E la campagna elettorale deve partire per questo al più presto.
La tregua e il via libera dei circoli
Ieri sera si è svolto anche l’incontro tra i segretari dei circoli del Partito Democratico della città. Un passaggio atteso perché di fatto rappresentava la risposta alla proposta di Silvia Salis come candidata da parte della base del partito. Base che da tempo è in subbuglio per l’impasse della dirigenza che con questi mesi di attese, nomi bruciati, corse in avanti e passi indietro ha fortemente eroso il margine di vantaggio, anche emotivo, ottenuto – non senza fatica e “lavoro dal basso” – alle scorse regionali. Almeno qua a Genova.
L’incontro però, sembra avere appianato, almeno per il momento, buona parte dei contrasti, rimandando la “resa dei conti” a dopo le elezioni. Messo da parte lo “sconcerto” per tempistiche e modalità – quasi unanime l’irritazione per un nome arrivato senza passaggi interni e “precipitato” dal cielo – la candidatura della Salis “spiegata” sembra quindi aver compattato anche la base del partito, che quindi aspetta l’ufficializzazione della candidatura – attesa entro le prossime 48 ore – per partire con la campagna elettorale nei territori.
L’incontro con Linea Condivisa
La giornata di ieri è stata segnata anche dall’incontro tra la Silvia Salis e il direttivo di Linea Condivisa, la formazione politica guidata da Gianni Pastorino che esprime già consiglieri comunali e municipali fortemente radicati sul territorio e che in queste settimane di attesa ha messo sul tavolo, praticamente in solitudine, contenuti e temi politici programmatici sostanziali, partendo dalla proposta di una candidatura di peso come quella di Rossella D’Acqui.
“Ieri, come direttivo di Linea Condivisa, abbiamo incontrato Silvia Salis per un confronto sui temi programmatici che stiamo portando avanti in queste settimane – spiega Roberto D’Avolio, ex presidente del Municipio IV – Rossella D’Acqui è la nostra candidata e continueremo a sostenerla fino a una decisione condivisa da tutte le forze politiche in campo – chiarisce – In queste settimane, attraverso Rossella, abbiamo reso pubblici i contenuti di un programma solido, frutto di un’importante capacità di elaborazione”.
“L’incontro con Salis è stato molto positivo – aggiunge – abbiamo apprezzato la sua determinazione e ribadito l’importanza di costruire un’alternativa forte, basata sull’unità di intenti e sul lavoro di squadra. Solo con una squadra coesa possiamo offrire alla città una visione concreta e un futuro migliore. Auspichiamo, inoltre, un’attenzione da parte della Salis ai temi da noi proposti, un elemento che considereremmo molto positivo nel percorso verso una coalizione solida e condivisa”.
Il nodo del M5S
A questo punto il nodo restano i 5 stelle, alla cui alleanza il Pd non vuole rinunciare, sia in ottica di politica nazionale sia per la corsa ai municipi genovesi dove si vota in un solo turno. Ufficialmente sarà solo l’assemblea degli iscritti a dare il via libera a Salis, mettendo da parte la candidatura di Tiziana Berghin, ex europarlamentare pentastellata che il Movimento aveva messo sul piatto e che considera tutt’ora “una persona molto competente e un ottimo nome”. D’altronde il M5S sa bene di non avere in questo momento i numeri per poter imporre un suo candidato. E rompere con il Pd adesso non gli conviene nemmeno in ottica municipi. E così, anche in questo caso, dopo la sorpresa iniziale e un po’ di sgomento per un nome troppo vicino a Matteo Renzi, visto soprattutto la partecipazione del marito regista Fausto Brizzi a diverse Leopolde, si parla di “importanti passi avanti” nelle ultime ore anche perché gli stessi grillini hanno confermato di non essere disposti a tornare sui nomi ‘politici’ che il Pd aveva proposto, vale a dire quelli di Alessandro Terrile, Armando Sanna e Federico Romeo.