Genova. “A disposizione come sempre”. Così Alberto Pandolfo, sentito dall’Agenzia Dire, sull’ipotesi che il Pd scelga lui come candidato del campo progressista alle prossime comunali di Genova.
Quando mancano meno di 100 giorni al voto, e dal mondo che guarda al centrosinistra si moltiplicano gli appelli a scegliere in fretta – tra gli altri quello del “grande vecchio” Claudio Burlando – i vertici del partito sono stati al lavoro per tutto il fine settimana alla ricerca di una soluzione che tenesse insieme correnti interne e coalizione.
Non sono mancati i sondaggi, o per meglio dire, ri-sondaggi, di figure “civiche”, tra tutte Francesca Balzani e Carla Sibilla, che già avevano detto no, e pare lo abbiano ribadito.
Ma, restando ai politici, dopo l’esclusione della triade Terrile, Sanna e Romeo, e poi di Andrea Orlando, Simone D’Angelo, Luca Pastorino e Roberta Pinotti, il bilancino si sarebbe puntato sull’ex consigliere comunale (due mandati e mezzo) e neodeputato, da poche settimane al posto di Orlando.
Alberto Pandolfo, ingegnere edile e giornalista pubblicista, 40 anni, era stato anche segretario genovese del partito (nel 2017). Alle primarie del Pd del 2023 si era schierato con la ex ministra Paola De Micheli cosa che, politicamente parlando, lo rende una “Svizzera” nell’ambito della competizione tra mozioni dem.
Nei giorni scorsi, interpellato da più parti, Pandolfo aveva declinato la proposta giustificandosi con la volontà di portare a termine il percorso parlamentare appena iniziato. D’altronde, la candidatura a sindaco di Genova non lo obbligherebbe a dimettersi da deputato. A voler immaginare gli scenari futuri, in caso di vittoria il suo posto a Roma andrebbe alla savonese Aurora Lessi, che era la quarta candidata nel plurinominale in Liguria nel 2022. In caso di sconfitta, potrebbe comunque mantenere i due incarichi, anche se per poter presenziare a Tursi e alla Camera bisognerebbe che il consiglio comunale fosse fissato al lunedì (se ne era parlato, in passato).
Domani, martedì 11 febbraio a Genova, in Val Bisagno presso l’ex sala della Croce Verde di San Gottardo, Andrea Orlando terrà un nuovo incontro della sua associazione. “Per la Liguria, a testa alta”. Chissà che in quell’occasione non ci sia qualche certezza in più sul candidato, come sicuramente la base attende.
Oggi pomeriggio dovrebbe svolgersi una riunione della maggioranza del Pd che potrebbe sancire la candidatura o meno di Pandolfo. Poi, se così fosse, sarà opportuno un passaggio formale con il comitato politico dei 10 saggi – composto da esponenti di maggioranza e minoranza Dem – nominato dalla direzione. A seguire, a stretto giro, il tavolo di coalizione chiesto a gran voce da soggetti come Avs e Italia Viva. Meno pressante, in questa fase, il M5s che – ammesso alla discussione con il segretario D’Angelo e altri maggiorenti, nei giorni scorsi – ha comunque il suo nome in Tiziana Beghin.
E sempre stamani, ennesimo appello a convocare il tavolo di coalizione da parte di Alleanza Verdi Sinistra ma ribadendo che a oggi i rossoverdi sono la seconda forza in termini di preferenze. Selena Candia e Simona Cosso insistono sull’importanza di una scelta condivisa: “Siamo in attesa del tavolo di coalizione per vagliare le diverse proposte a sindaco di Genova, a partire da quella del Pd – scrivono in una nota – Riteniamo che lo stesso metodo si debba seguire per definire i ruoli all’ interno della coalizione. Avs ha tenuto un comportamento molto responsabile e unitario perché siamo convinte che è quello richiesto dalle nostre elettrici e dai nostri elettori, ciò non significa che ci siamo dimenticate che siamo il secondo soggetto politico della coalizione. Intendiamo perciò fare valere tale peso politico, che non è frutto di una contingenza ma è confermato dai risultati che Avs sta raccogliendo nel nostro paese”.
Nel frattempo, fuori dal Pd, ci sono altri candidati in campo: l’avvocato Filippo Biolè, sostenuto da un gruppo civico ma pronto a farsi da parte e a spingere un candidato del campo progressista convincente, e Rossella D’Acqui, proposta da Linea Condivisa.
Ancora questa mattina il direttivo di Linea Condivisa ha comunicato di avere inviato una lettera a tutte le forze politiche della coalizione di centrosinistra chiedendo di convergere sulla candidatura di D’Acqui: “Da mesi i sondaggi hanno confermato che il centrosinistra, con una proposta credibile e unitaria, ha la possibilità concreta di vincere queste elezioni. Tuttavia, le attuali difficoltà rischiano di compromettere il vantaggio che il nostro campo progressista deteneva fino a poco tempo fa”. “Genova ha bisogno di un centrosinistra coeso e pronto a governare – conclude il direttivo – e per questo abbiamo chiesto a tutte le forze della coalizione di superare divisioni e indecisioni, trovando una sintesi attorno a Rossella D’Acqui. Ora è il momento di agire con rapidità e determinazione”.
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