Genova. E’ affidata un pool di specialisti l’autopsia sul corpicino della bimba di 40 giorni morta domenica mattina all’ospedale Gaslini dopo che tre giorni prima era stata trasportata in condizioni disperate con l’elicottero da Mezzanego nell’entroterra di Chiavari.
Secondo quanto raccontato dai genitori la piccola sarebbe rimasta soffocata a causa di un rigurgito. In quel momento la bimba era in casa solo con la mamma, che la stava allattando con il biberon. Dopo essersi accorta che la bimba non respirava la donna ha chiamato il marito e quando l’uomo è arrivato a casa insieme hanno chiamato i soccorsi.
I sanitari (sul posto erano arrivato la croce bianca rapallese, sezione di Mezzanego e l’automedica del 118 di Lavagna) si sono subito accorti della gravità della situazione: erano riusciti a rianimare la piccola portandola poi in ospedale in tutta fretta. Ma proprio al Gaslini il cuore della bimba ha smesso di battere nella notte tra sabato e domenica.
Le indagini della Procura
La pm Daniela Pischetola ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e adesso spetterà all’autopsia, che si annuncia “lunga e complessa” cercare di far luce su cosa possa essere accaduto. L’esame autoptico è stato affidato al medico legale Francesco Ventura che sarà però affiancato da due altri esperti: Valerio Gaetano Vellone e Michela Malacarne. Il primo è anatomopatologo dell’Università di Genova, la seconda è biologa del Gaslini.
La mamma della bimba è stata iscritta nel registro degli indagati come atto dovuto in modo che possa eventualmente con un proprio consulente partecipare all’accertamento richiesto dalla procura. La villetta dove è avvenuta la tragedia, che si trova nella via centrale del paese è ancora sotto sequestro. I carabinieri, la stessa mattina in cui è andato in scena il dramma, avevano messo i sigilli all’abitazione della coppia per svolgere alcuni accertamenti che ancora non si sono conclusi.