Responso

Castelletto, in corso Firenze altri due pini a rischio crollo: andranno abbattuti e sostituiti

Pastorino (Aster): "Eseguiti 115 controlli visuali e 11 prove di trazione in circonvallazione a monte". Nessun altro taglio all'orizzonte nel territorio del Centro Est

Generico febbraio 2025

Genova. Altri due pini a rischio crollo nel quartiere di Castelletto dovranno essere abbattuti e sostituiti con nuovi esemplari. A renderlo noto è stato Giuliano Pastorino, responsabile del verde di Aster, durante la commissione consiliare in Municipio Centro Est convocata sul tema in seguito alle richieste dell’opposizione.

“Di recente abbiamo fatto 115 controlli visuali su alberi in circonvallazione a monte, seguiti da 11 prove di trazione – ha spiegato Pastorino -. Da queste verifiche è scaturito che due piante in corso Firenze sono in classe D, cioè propense alla caduta, e quindi andranno abbattute“. Si tratta di pini nel tratto di strada tra i giardini Rossi e Villa Piaggio, a valle della strada. “Appena avuta la comunicazione abbiamo subito fatto partire l’iter per l’autorizzazione, come previsto dal regolamento del verde. La procedura, come di consueto, prevede il taglio, la fresatura della ceppaia e la piantumazione di nuovi pini“.

Per il resto, nel territorio del Municipio Centro Est non ci sono altri abbattimenti e reimpianti all’orizzonte nei prossimi mesi. “Ma il patrimonio arboreo di Genova è molto vecchio – ha avvertito ancora l’esperto di Aster  – quindi si porta dietro problemi di gestione e sicurezza”.

Negli ultimi anni hanno tenuto banco le polemiche in zona per i tagli operati da Aster, soprattutto quello dello storico pino di Spianata Castelletto. “Ad oggi non c’è un piano per sostituire quegli alberi – ha confermato Pastorino rispondendo al consigliere Alberto Cattaneo del Pd -. L’approccio è salvaguardare quello che c’è, fare controlli e tenere le piante in piedi finché non diventa un pericolo per la pubblica incolumità. In prospettiva futura si potrà pensare a un intervento di pianificazione”. Nessun rischio ad oggi per i “pini storti” di corso Paganini, su cui era stato lanciato un allarme in previsione delle potature.

Tra gli interventi del pubblico presente quello di Giorgio Scarfì di Italia Nostra che ha chiesto la possibilità di avviare una contro-perizia sui pini di corso Firenze: “Sono stati in piedi più di tre mesi con numerose allerte meteo, questa procedura è normale in altre città”. Ma da Aster non sono arrivate aperture: la procedura standard prevede l’affidamento di analisi tecniche a una società esterna proprio come forma di garanzia.

Pastorino ha confermato che i controlli sugli alberi per individuare quelli a rischio crollo si faranno a seconda della posizione: “Nel nostro sistema di gestione abbiamo catalogate 40mila piante in città, ma analizzare tutte ogni anno sarebbe esagerato. Abbiamo proposto all’amministrazione di individuare zone ad alta frequentazione e concentrarci su quelle”. E ha chiuso con un auspicio: “Le risorse per la gestione del verde sono sempre state limitate, con l’amministrazione nuova bisognerà lavorare per spingere in questo senso. Manca personale anche per avere qualche attenzione in più sulle piante nuove e seguirle un po’ meglio”.

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