Allarme

Accessibilità fermate Amt in provincia, l’accusa dell’Usb: “Serve un censimento aggiornato, la realtà è che tante non sono a norma”

La convocazione di un tavolo tecnico con i rappresentanti dei lavoratori del TPL e delle associazioni delle persone con disabilità

barriere architettoniche

Genova. L’Unione Sindacale di Base – Trasporti accusa Amt di inadeguatezza in merito all’accessibilità delle fermate per le persone con disabilità.

Federico Bairo della rsa Usb Trasporti dice: “Nonostante gli obblighi normativi e gli impegni presi dagli enti preposti, la realtà quotidiana per i cittadini con mobilità ridotta è fatta di barriere architettoniche, fermate non a norma. Un servizio che esclude anziché includere.
La responsabilità di questa situazione ricade su Città Metropolitana di Genova, i Comuni, Anas e la Consulta per le Persone con Disabilità,
che hanno il dovere di garantire infrastrutture adeguate, accessibili e sicure. Tuttavia, la loro inerzia ha portato a un sistema che
non rispetta né i diritti fondamentali delle persone con disabilità né le normative vigenti in materia di accessibilità”.

Per questo l’Usb chiede: Un censimento aggiornato delle fermate realmente accessibili su tutto il territorio provinciale; Un piano di adeguamento con tempistiche certe e finanziamenti adeguati; La convocazione di un tavolo tecnico con i rappresentanti dei lavoratori del Tpl e delle associazioni delle persone con disabilità; La responsabilizzazione degli enti competenti affinché rispondano del mancato adeguamento delle fermate.

“Non possiamo più accettare che la mobilità di una parte della cittadinanza sia ostacolata da negligenza e mancanza di programmazione.
L’accessibilità non è un favore, ma un diritto”.

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