Genova. La guardia costiera ha sequestrato un tratto di aree demaniali di oltre mille metri quadrati nei pressi della spiaggia di Voltri, ritenute oggetto di occupazione abusiva da parte di un ristoratore della zona, secondo quanto emerso dalle indagini preliminari. Il titolare avrebbe anche realizzato strutture e locali abusivi senza i titoli e le autorizzazioni richieste, su superfici di circa 200 metri quadrati.
Si tratta della trattoria pizzeria Utri Beach, tra i cantieri Costaguta e il campo da calcio della Voltrese, già titolare di una regolare concessione demaniale (in scadenza quest’anno come tutte quelle in ambito marittimo). Le aree e le opere sono state sequestrate ed il presunto responsabile denunciato penalmente per violazione delle norme demaniali, edilizie e paesaggistiche.
“Ho fatto tutto in buona fede – si difende il titolare Erasmo Lo Piccolo, contattato da Genova24 -. I disegni della Capitaneria non combaciano con la situazione reale. Su quest’area avremmo voluto realizzare una piscina con cabine e sdraio, finora l’abbiamo usata come solarium mettendo gli ombrelloni sull’erba. Nel periodo del Covid avevamo installato un container a uso magazzino: ci hanno contestato questo e una capannina di legno all’ingresso del locale, ma era tutto materiale provvisorio, semplice legno appoggiato per terra”.
Nonostante i sigilli messi dalla capitaneria, la trattoria rimane aperta, seppur privata delle aree esterne. “Trovo ingiusto questo sequestro – si sfoga ancora Lo Piccolo – anche perché noi abbiamo subito quattro mareggiate o ogni volta le onde hanno tirato giù la scogliera, è normale che la costa sia cambiata. Io sono stato ingenuo, ho sbagliato, ma in un modo o nell’altro bisogna lavorare. Ho 13 dipendenti e due figlie, siamo una famiglia che ha sempre lavorato”.
L’operazione della capitaneria fa parte di una più ampia attività di controllo demaniale e ambientale nel porto e sul litorale genovese, volta a verificare la regolarità delle occupazioni e delle attività che vi si svolgono. In particolare, nel corso dei controlli di polizia ambientale svolti nello scalo genovese sono state ispezionate 16 navi, verificandone la regolarità della gestione dei rifiuti di bordo e dei residui del carico, nonché la qualità dei combustibili. Dagli accertamenti sono emerse 11 violazioni amministrative per un ammontare di 70mila euro di sanzioni.