Genova. L’obiettivo è “azzerare le liste d’attesa entro fine 2025”. Bucci conferma la promessa e si dà quasi un anno di tempo (del resto il mandato è iniziato ormai da due mesi e mezzo) per raggiungere il traguardo fissato durante la campagna elettorale: non ridurre, non abbattere ma sostanzialmente neutralizzare i tempi necessari per prenotare visite ed esami nelle aziende della sanità pubblica.
“Ho detto un anno, l’ho detto in campagna elettorale, qualcuno dice il contrario, però che lo dimostri. È una totale vergogna il fatto che si dicono cose false quotidianamente”, sbotta il governatore riferendosi ancora a esternazioni dell’opposizione che gli attribuiscono la promessa di arrivare a questo risultato “in tre mesi”, dichiarazione che in effetti non risulta agli atti della cronaca.
“Noi faremo un check trimestrale sulla sanità – spiega ancora Bucci -. Adesso però stiamo ancora facendo alcune indagini per capire bene, per preparare le dashboard, documenti che vengono fatti a livello settimanale o bisettimanale o mensile che ci dicono la situazione su liste d’attesa e sui pronti soccorsi, i due punti più critici del sistema”.
Oggi, intanto, è tornato d’attualità in consiglio regionale il tema del disavanzo, che la scorsa settimana ammontava a 45 milioni secondo le stime riferite dall’assessore Massimo Nicolò: anche questo però dovrà essere azzerato, secondo le rassicurazioni fornite più volte da Bucci. Il consigliere del M5s Stefano Giordano, dopo la bocciatura dei bilanci preventivi di aziende e ospedali, ah chiesto alla giunta “come Regione Liguria intenda calcolare il buco di bilancio sanitario non avendo alcun documento contabile di riferimento”. L’assessore ha risposto che il saldo non si basa sulle previsioni e che la quantificazione si avrà solo con l’approvazione dei bilanci consuntivi, a norma di legge entro il 30 aprile.
“Il buco di bilancio sanitario in Liguria è noto e non si risolve con le frottole – la replica di Giordano in una nota -. Pur capendo (ma non giustificando) l’urgenza mediatica di far passare per buchetto quella che è invece una voragine, abbiamo chiesto all’assessore regionale di fare chiarezza sul buco non avendo alcun documento contabile di riferimento. La risposta dell’assessore Nicolò è stata evanescente. Chiederemo nuovamente a Bucci e Nicolò di dire la verità, tutta la verità: la sanità ligure è cronicamente malata per colpa delle politiche sbagliate del centrodestra e certamente non la si cura tagliando i servizi cui i cittadini hanno diritto”.
“Sono allibito a sentire in Consiglio regionale queste cose. Penso sia un insulto ai cittadini liguri non sapere che i numeri hanno un valore. Non so come dirlo – ha aggiunto poi Bucci a margine della seduta -. Certo che le Asl rispondendo, stanno rispondendo anche sulle liste d’attesa ovviamente”.