Prime parole

Genoa, parla il presidente Dan Sucu: “Stabilità mia ossessione, questo tifo mi piace da morire”

"Il Genoa sarà la nostra squadra principale", ha dichiarato nel finale. Il presidente ha raccontato le prime sensazioni da numero uno rossoblù e come è nata la possibilità di guidare il club: "Oggi le sinergie con altre società sono fondamentali". Ankeye al Rapid Bucarest

dan sucu

“Cercherò di parlare italiano, quando non conosco una parola userò l’inglese ma ci proverò”. Esordisce così Dan Sucu che, ai microfoni del club, ha rilasciato la prima intervista da presidente del Genoa. Tra i punti salienti, la volontà di dare stabilità al club, l’orgoglio nel vedere che in Romania si è quintuplicato l’interesse per il Grifone e il Genoa come squadra di punta di una costellazione di club. Nota di mercato anche con Ankeye al Rapid Bucarest.

“Ho 61 anni e ho quattro bambini – racconta -. In Romania siamo il più grande marchio per produzione di mobili e retail. Abbiamo interessi importanti nel settore immobiliare. Sono proprietario del più importante giornale economico della Romania. Abbiamo molteplici interessi”. Sucu è il fondatore della Mobexpert, il più importante marchio di arredamento della Romania, un’azienda con oltre duemila dipendenti. La testata a cui fa riferimento è invece il Ziarul Financiar. Nel calcio, invece, è proprietario del Rapid Bucarest.

Sucu racconta come è nata l’idea di “prendersi” il Genoa: “Sei/sette mesi fa sono entrato in contatto col Genoa per avere una partnership con il Rapid. Mi avevano ben impressionato le persone. Il club era in una situazione difficile ed era in pericolo la continuità del club. Mi è stata offerta la possibilità di investire e sono contento che sia andata così“.

Il presidente è rimasto colpito dalla passione che in città di percepisce attorno alla squadra: “Ho trovato una città piena di tifosi del Genoa, tutti molto caldi. Mi piace da morire. Al Genoa ho trovato tanti persone giovani, mi piace lavorare con loro perché hanno energia e volontà di dimostrare. Cose che mancano a chi non è più giovane”.

“La miglior qualità di un presidente? Sarà la possibilità di dare fiducia. Dobbiamo pensare che oggi è meglio di ieri e che domani sarà meglio di oggi”.

Che Genoa vedremo? “Sono convinto che il Genoa non deve avere solo un presente ma anche un futuro. Per farlo ci vogliono stabilità ed equilibrio. Queste sono le mie ossessioni”.

L’incontro con la squadra domenica al Ferraris in occasione, contro il Parma, della prima vittoria casalinga della stagione: “Domenica ho visto una squadra molto ambiziosa. L’allenatore sa perfettamente cosa fare e ha la fiducia dei suoi giocatori. Una cosa molto importante, siamo sulla buona strada”.

“Quando avevo fatto l’investimento col Genoa non avevo pensato ai risvolti in Romania. Ho ricevuto centinaia di messaggi. Ero al ristorante e una signora, che ha saputo dell’acquisizione del Genoa, mi ha detto che non è mai stata così felice di essere rumena. Oggi il Genoa viene guardato cinque volte di più di prima in Romania. Sarebbe bello che i 40mila rumeni della Liguria e che il milione e mezzo di rumeni in Italia rimangano o diventino fan del Genoa. E anche i 20milioni di rumeni in Romania”.

David Ankeye al Rapid Bucarest per rilanciarsi: “La sinergia tra club è obbligatoria ormai. È difficile per un club stare da solo. Il Genoa è la nostra flagship. David Ankeye è costato una marea di soldi e ora si può rilanciare al Rapid di Bucarest”.

Infine, un commento sull’atmosfera dello stadio e un messaggio ai tifosi: “Atmosfera stupenda, è stato uno dei giorni più belli della mia vita. Cosa dico ai tifosi del Genoa? Userò tutta la mia energia e quella dei miei colleghi giovani per vincere e per far sì che questo club arrivi dove tutti speriamo”.

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