Genova. Preoccupa la situazione dei fiumi nel Levante ligure mentre scatta l’allerta rossa per piogge diffuse che rimarrà in vigore fino al primo pomeriggio di martedì. “Il tema è la capacità repentina di reazione dei corsi d’acqua medi e grandi rispetto al piovuto, molto significativo perché continuo, costante – riferisce l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone nel punto stampa convocato in protezione civile -. Sull’Entella abbiamo già toccato i primi livelli di guardia. Ci attendiamo un passaggio perturbato molto importante dopo una situazione che ci accompagna con piogge e temporali più o meno intensi da circa 48 ore”.
“Nel corso della serata ci attendiamo un’intensificazione dei fenomeni con innesco di rovesci o temporali che transiteranno velocemente, con intensità forte ma poca persistenza – spiega Barbara Turato, responsabile del settore meteo di Arpal -. Persisteranno poi piogge di intensità moderata che andranno a colpire le stesse zone ed è per questo che è stato deciso l’innalzamento del livello di allerta”.
Come detto, la perturbazione attesa andrà a colpire una porzione di Liguria già bersagliata dalle piogge: nelle ultime 12 ore la Val Fontanabuona ha registrato quasi 150 millimetri. Non a caso l’Entella ha superato il primo livello di guardia intorno alle 17.30 e si stava già avvicinando al secondo. Per fortuna le precipitazioni sono calate di intensità. “Questa pausa che si manifesterà nelle prossime ore dovrebbe consentire di far transitare il picco di piena dell’Entella senza uscire dagli argini, è un’attenuazione provvidenziale. Col passaggio frontale sono attese di nuovo precipitazioni importanti e il livello tornerà a salire“, precisa Francesca Giannoni, responsabile del settore meteo-idrologico di Arpal.

“È chiaro che, per un evento simile, dobbiamo riportare la lancetta delle probabilità sull’autunno – riflette Giampedrone -. È un evento tipico di altre stagioni ma sta all’interno di un contesto che in Liguria siamo abituati a conoscere e siamo in grado di prevedere con largo anticipo rispetto ai picchi di piena. La precauzione su un’allerta rossa non è mai troppo poca, in particolare per il Centro-Levante, che non vuol dire che altrove non succederà nulla. La macchina della protezione civile è pronta per qualsiasi evenienza”
C’entra il cambiamento climatico? “Ovviamente il cambiamento climatico, che è conclamato, non si va a studiare col singolo evento piovoso ma in un contesto decisamente più ampio – risponde Giannoni -. Di certo stiamo assistendo a temperature tipiche dell’autunno e questo è il trigger principale, il motore di un evento di questo tipo anche a gennaio. Ma ricordo che nella storia di questo centro meteo ci stono state due massime allerte nel 2014 (l’evento che causò l’interruzione della circolazione ferroviaria per diversi mesi nell’estremo Ponente) e l’esondazione di Entella e Magra nel gennaio 2009. Sono cose che possono capitare”.