Condanna

Aggressione omofoba nei vicoli, Piciocchi: “Offesa per la città”. Le reazioni della politica

"La nostra è una città storicamente aperta, accogliente e del rispetto", dicono il facente funzioni sindaco e l'assessora Corso. Condanna unanime del Pd, tutti i commenti

carabinieri centro storico

Genova. Anche dalla politica arriva la condanna per l’aggressione omofoba ai danni di un ragazzo di 25 anni avvenuta lo scorso venerdì notte nei vicoli della città vecchia.

Questo episodio è un’offesa per la nostra città, una città storicamente aperta, accogliente e del rispetto – è stato il commento del sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi e dell’assessora comunale alle Pari Opportunità Francesca Corso – Questa aggressione vile e inaccettabile rappresenta una violazione dei diritti fondamentali di ogni individuo: sosteniamo con determinazione la scelta del ragazzo aggredito, a cui va la nostra vicinanza e solidarietà, di denunciare l’accaduto alle autorità competenti, affinché i responsabili vengano identificati e puniti”.

“Regione Liguria condanna con fermezza l’aggressione e ripudia ogni forma e tipo di violenza, in particolare quelle legate al genere o all’orientamento sessuale – scrivono in un nota stampa il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e l’assessore alle Pari opportunità Simona Ferro – Nel nostro territorio non c’è posto per la discriminazione, di ogni tipo, che sia fisica o verbale: su questo tema non può esistere nessuna forma di tentennamento. Ci auguriamo che, su questo episodio in particolare, venga fatta chiarezza e vengano individuati nel più breve tempo possibile i responsabili”.

 

Il Pd: “Serve un’assunzione di responsabilità e attenzione”

“L’aggressione omofoba avvenuta a Genova chiama tutti a un’assunzione di responsabilità e attenzione. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al ragazzo vittima di questo gravissimo episodio che condanniamo fermamente e con forza – è stato il commento di Davide Natale, segretario Pd Liguria e Simone D’Angelo, segretario metropolitano Pd Genova  – È importante che questi episodi vengano denunciati e che non cadano nel silenzio, perché azioni come queste non possono essere più tollerate e devono essere rigettate dalla società. Condividiamo e facciamo nostro il richiamo alla politica e le sollecitazioni arrivate da Arcigay e Liguria Rainbow. Sarà nostro impegno affinché si creino sempre più le condizioni per una cultura del rispetto, contro ogni discriminazione o gesto omofobo”.

I consiglieri regionali del Pd hanno quindi assicurato che “verificheremo che la legge regionale del 2009 che garantisce la parità di diritti di ogni persona in ordine al proprio orientamento sessuale o alla propria identità di genere diventi pratica concreta in ogni sua parte, per prevenire e contrastare ogni gesto che leda i diritti di una persona. Contro la narrazione di chi, anche all’interno delle istituzioni, si sottrae al dovere di combattere le discriminazioni e tutelare tutti i cittadini. Lavoreremo per favorire i momenti di confronto e per far crescere nella società la consapevolezza dell’importanza del rispetto verso ogni individuo”.

Il capogruppo del Pd in Regione, Armando Sanna, ha aggiunto: “Gesti come questi sono da condannare fortemente e in modo netto. Non bastano più le parole, la politica tutta deve dare un segnale chiaro e forte e schierarsi contro ogni forma di discriminazione e violenza. Questi attacchi discriminatori non sono più tollerabili. Mi impegnerò affinché la Regione metta in atto ogni azione per promuovere una cultura del rispetto verso ogni individuo”.

La senatrice Raffaella Paita (IV): “Nei vicoli serve l’esercito”

Anche la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, si è espressa sull’accaduto: “Solidarietà e vicinanza al giovane vittima dell’aggressione omofoba nel centro storico di Genova. Bene ha fatto il 25enne a denunciare i violenti, l’auspicio è ora che vengano identificati”. Paita è poi tornata a parlare del tema sicurezza in centro storico, ricordando che “da mesi avverto dello stato di insicurezza in cui versa il centro storico del capoluogo ligure. L’impegno delle forze dell’ordine è massimo, ma servirebbero più agenti a presidiare il territorio. Senza escludere l’ipotesi di utilizzare l’esercito”.

Alessandro Zan: “Silenzio delle istituzioni è complicità”

A livello nazionale, tra i primi a commentare e condannare l’aggressione era stato Alessandro Zan, responsabile Diritti nella segreteria nazionale del Pd ed europarlamentare: “Un 15enne torturato dal padre. Un ragazzo picchiato a Genova. Non sono casi isolati: le aggressioni omofobe in Italia sono in costante aumento. Questo è il risultato di un clima alimentato da chi banalizza l’odio e ignora la violenza. Il governo non può continuare a voltarsi dall’altra parte. Servono azioni concrete ora per fermare questa spirale di intolleranza. Ripetiamolo: questo silenzio delle istituzioni è complicità”.

Il commento di Avs

“È incredibile, nel 2025, trovarsi ancora di fronte a episodi di intolleranza di questo tipo. Eppure sono la nostra realtà – ha poi aggiunto Selena Candia, capogruppo regionale di AVS, e Jan Casella, consigliere regionale di AVS, condannano il grave episodio avvenuto nel week-end nel centro storico genovese – C’è però poco da stupirsi: la destra che governa fomenta di continuo l’odio contro la comunità Lgbtqia+. Oltre alle discriminazioni sul lavoro e le discriminazioni a scuola, viviamo un periodo di discriminazioni istituzionali, come la guerra legale del Comune di Genova contro i figli delle coppie omogenitoriali. Oppure l’ostilità di Regione Liguria contro l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole”

“È ora di avere una legge contro l’omolesbobiatransfobia, per combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’appartenenza di genere. E approvare una Carta contro le molestie nei luoghi di lavoro. Aumentare i fondi per le case arcobaleno e i centri antiviolenza. Riconoscere le famiglie omogenitoriali. Introdurre la carriera alias nelle scuole e nella pubblica amministrazione. Patrocinare e sostenere i Pride in regione.  Le istituzioni per prime devono promuovere conoscenza, cultura, inclusione e solidarietà – sottolinea Selena Candia che annuncia – Domani presenteremo un ordine del giorno in Consiglio Regionale per chiedere a tutte le forze politiche di condannare con forza il gesto e di mettere in atto una serie di azioni per prevenire l’omotransfobia”.

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